Centrafrica. Il nunzio a Bangui: "Il conflitto si sta inasprendo"
Una testimonianza che dà voce al “conflitto silenzioso”. Mons. Franco Coppola, nunzio
apostolico nella Repubblica Centrafricana, racconta all'agenzia Sir, gli ultimi avvenimenti
della guerra civile che investe il Paese: “gli scontri si sono trasferiti a 5 km dal
centro della capitale Bangui. Da poco più di una settimana – racconta il nunzio –
gli scontri sono ripresi intensamente anche negli altri quartieri della capitale e
non c’è giorno che non venga comunicato il triste bilancio di morti e feriti”.
La
violenza non risparmia sacerdoti e religiosi che operano in quell’area “che hanno
scelto di restare accanto al popolo”. È lo stesso mons. Coppola a confermare del sequestro
durato quasi 24 ore durante la Settimana Santa, del vescovo di Bossangoa e dell’uccisione
di un sacerdote della stessa diocesi il Giovedì Santo.
Le milizie Seleka e
Antibalaka continuano a dar vita, insomma, a vere e proprie vendette di sangue per
antichi torti subiti, nonostante l’intervento dei soldati delle forze internazionali
e dei responsabili cattolici, protestanti e musulmani che cercano – ancora con scarsi
risultati - di far collaborare popolazione e autorità per la cattura dei colpevoli
di questi crimini atroci. (G.L.)