2014-04-29 14:38:03

Iraq, vigilia di elezioni e violenze. Mons.Warduni: momento importante, serve aiuto


L’Iraq alle urne domani in un clima di caos e violenza. È salito a 50 morti il bilancio degli attacchi sferrati contro seggi elettorali in diverse zone del Paese, nel giorno in cui, anticipando di due giorni il voto ufficiale, le forze di sicurezza si sono espresse per il rinnovo del parlamento. Sono circa un milione i rappresentanti della polizia che sono andati alle urne, insieme ai residenti all’estero, mentre domani saranno circa 20 milioni gli aventi diritto, su una popolazione di circa 32 milioni. Quali le speranze sono riposte in queste consultazioni? Giancarlo La Vella lo ha chiesto a mons. Shlemon Warduni, vescovo ausiliare di Baghdad dei Caldei:RealAudioMP3

R. – Le elezioni sono la cosa più importante per il Paese: per portarlo avanti, per arrivare al successo, alla pace, alla sicurezza stessa del popolo iracheno. Ma purtroppo avvengono in una situazione molto difficile a causa degli atti terroristici. Vogliono tutti che ci sia la pace e la sicurezza nei prossimi giorni, affinché le elezioni siano veramente buone ed agevoli per il popolo iracheno. Speriamo che imparerino tutti da questa esperienza negativa, così da poter arrivare ad un momento buono e positivo per la nazione.

D. – Mons. Warduni, in questo momento chi è che può e che deve aiutare l’Iraq?

R. – Per me sono gli iracheni che dovrebbero aiutarsi gli uni gli altri, ma anche i Paesi vicini… Dove si pensa veramente in Dio, lì si può fare veramente qualcosa di buono. Dove si fanno le cose con amore e senza interessi personali, lì allora potrebbero avvenire dei miracoli veramente buoni.







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