Congo: la società civile denuncia il traffico di esseri umani, soprattutto bambini
Una rete di trafficanti di esseri umani, la maggior parte dei quali sono bambini,
opera a Goma, capoluogo del Nord Kivu (nell’est della Repubblica Democratica del Congo).
Lo denuncia, all’agenzia Fides, il Coordinamento della società civile del Nord Kivu.
“Il metodo utilizzato da questa rete è semplice” afferma la nota. “I suoi membri utilizzano
diverse strategie e astuzie per catturare le loro vittime. Organizzano molteplici
sessioni di lavaggio del cervello delle vittime e, viste le loro condizioni economiche
precarie, promettono una vita migliore”.
Le persone finite nella rete di trafficanti
vengono condotte nel territorio di Beni (sempre nel Nord Kivu) “per scopi che non
sono ancora precisamente conosciuti”, afferma la nota, che aggiunge: “tutto porta
a credere che la loro destinazione sia la zona ancora sotto controllo dell’Adf, Allied
Democratic Forces”. L’Adf è un gruppo di guerriglia di origine ugandese che da tempo
si è installato nel nord-est della Rdc, dove compie razzie e violenze contro i civili
locali. L’esercito congolese, con l’appoggio delle truppe Onu, sta conducendo una
serie di offensive militari per rendere inoffensivo questo gruppo di guerriglia, uno
dei molteplici gruppi armati che opera nella provincia congolese.
La società
civile del Nord Kivu chiede che siano rafforzati i controlli di polizia e di frontiera
e che la magistratura indaghi a fondo per stroncare la rete di trafficanti. (R.P.)