2014-04-28 16:18:15

Aiom e Coni lanciano raccolta fondi contro il cancro


Parte domani la campagna di sensibilizzazione "La lotta al cancro non ha colore" lanciata da "Insieme contro il cancro" e Aiom per la prevenzione oncologica contro i tumori e dedicata alle popolazioni immigrate e alle fasce più deboli del nostro Paese. Alessia Carlozzo ha intervistato Francesco Cognetti, presidente di “Insieme contro il Cancro”, che ha illustrato le iniziative previste e l’importanza di questa campagna che vede lo sport in prima linea:RealAudioMP3

R. – Abbiamo dati molto sicuri e certi. Purtroppo, le popolazioni più disagiate nel nostro Paese, italiani ma anche immigrati, hanno una maggiore incidenza di neoplasie. Questo è dovuto anche a fattori alimentari, stili di vita, fumo, cattiva alimentazione, sovrappeso, ma anche al fatto che questa parte della popolazione non si sottopone agli screening e quindi ai sistemi di analisi, di diagnosi precoce che di solito vengono coperti dai servizi sanitari regionali. Se si sottopone, lo fa in maniera poco frequente. Questa campagna, che parte domani sulle reti Rai con una serie di interventi, permetterà alla popolazione di dare il suo contributo. Diffonderemo degli opuscoli che abbiamo già preparato sia sugli stili di vita sulla diagnosi precoce. Tutto questo verrà tradotto nelle lingue principali, quindi in inglese, francese, spagnolo, romeno, cinese, greco ed arabo. Verranno prodotti dei video educativi e informativi e promuoveremo l’educazione di medici verso problemi dell’oncologia; medici che vivono nei Paesi di origine di questi soggetti. Il ricavato dei fondi che raccoglieremo attraverso i messaggi solidali da domani a domenica sarà destinato a questa campagna. Dunque, il numero è il seguente 45594 attivo dal 29 aprile fino al 4 maggio, quindi da martedì a domenica prossima.

D. – Ci sono delle zone specifiche nelle quali si concentreranno le azioni della campagna?

R. – Prevalentemente nelle zone del sud, quindi Calabria, Sicilia, Puglia, Campania, dove purtroppo la diffusione degli screening è più bassa.

D. – La campagna “La lotta al cancro non ha colore” presenta un forte legame con il mondo dello sport, infatti il momento clou della raccolta fondi sarà il 3 maggio durante la finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli. Qui verrà lanciato un appello a tutti i tifosi di calcio per aderire all’iniziativa. Come mai questa scelta di appoggiarsi al mondo dello sport? Come può secondo lei il calcio veicolare questo tipo di messaggi?

R. – Il mondo dello sport, il calcio in particolare, è un ottimo veicolo di messaggi positivi, perché riesce a raggiungere strati della popolazione che noi non riusciamo a raggiungere. Abbiamo delle esperienze pregresse, perché con famosi calciatori siamo andati in giro nelle scuole di tutta Italia. C’è stata un’adesione entusiastica da parte degli studenti, soprattutto nelle scuole superiori. Se fossimo andati solo noi oncologi, probabilmente non avremmo avuto questo successo. Inoltre, il mondo dello sport non è estraneo ai problemi dell’oncologia perché purtroppo anche atleti o ex atleti si ammalano di tumori: di questi giorni è la notizia purtroppo dell'ex allenatore del Barcellona, Villanova. Quindi, proprio in questi giorni il mondo del calcio è particolarmente sensibile verso queste problematiche.







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