Onu: in Siria presente ancora il 78% dell'arsenale chimico
La Siria detiene ancora quasi l'8% del suo arsenale di armi chimiche, mentre il termine
per la consegna delle stesse e' scaduto oggi. Lo hanno affermato in conferenza stampa
- riferisce l'agenzia Afp - i membri della task force internazionale impegnata nell'operazione.
''Stiamo parlando di un 7/8% del materiale in armi chimiche attualmente ancora presente
nel Paese in un sito preciso'', ha detto Sigrid Kaag, capo della squadra Onu dell'organizzazione
congiunta per la Proibizione delle Armi Chimiche, sottolineando che Damasco ha bisogno
di ''assolvere se stessa dai suoi impegni'' e che vi e' stata ''una cooperazione molto
costruttiva''. La notizia è stata confermata dai ministri degli esteri di Usa e Russia,
Kerry e Lavrov, i quali hanno affermato che finora è stato rimosso il 92% dell'arsenale
chimico siriano.
Sul piano militare, l'Osservatorio siriano per i diritti umani
con sede a Londra ha confermato che una bomba lanciata da un elicottero governativo
ha ucciso ieri sei civili tra cui due bambini nella cittadina di Sarmeen, nella provincia
di Idlib. L'Afp, segnala inoltre un raid dell'aviazione irakena contro un convoglio
jihaidista dell'Eiil (un gruppo secessionista sunnita) che dalla Siria si stava avvicinando
al suo confine per consegnare carburante. E' la prima volta che l'esercito di Baghdad
rivendica un attacco in territorio siriano che ha causato la morte di 8 militanti.
(R.P.)