Francesco: S. Giovanni XXIII e S. Giovanni Paolo II 'collaboratori dello Spirito Santo'
"Giovanni XXIII
e Giovanni Paolo II hanno collaborato con lo Spirito Santo per ripristinare e aggiornare
la Chiesa secondo la sua fisionomia originaria, la fisionomia che le hanno dato i
santi nel corso dei secoli. Non dimentichiamo che sono proprio i santi che mandano
avanti e fanno crescere la Chiesa". Lo ha ricordato Papa Francesco, nell'omelia
della Santa Messa di canonizzazione di S. Giovanni XXIII e S. Giovanni Paolo II, di
fronte a più di 800 mila pellegrini, provenienti da tutto il mondo, che gremivano
Piazza S. Pietro, via della Conciliazione e le vie limitrofe al Vaticano. "Una
festa straordinaria", la definisce il sindaco di Roma Ignazio Marino.
"Abbiamo visto una città bellissima con più di un milione di persone in festa e soprattutto
un clima sereno. Devo ringraziare - prosegue il primo cittadino dell'Urbe - la Protezione
civile e le forze del'ordine e tutte le persone che non hanno dormito stanotte perché
tutto avvenisse nel migliore dei modi". "Nella convocazione del Concilio Giovanni
XXIII è stato il Papa della docilità allo Spirito - ha proseguito il Papa nella sua
omelia - in questo servizio al Popolo di Dio, Giovanni Paolo II è stato il Papa della
famiglia. Mi piace sottolinearlo mentre stiamo vivendo un cammino sinodale sulla famiglia
e con le famiglie, un cammino che sicuramente dal Cielo lui accompagna e sostiene".
"Anche se è diventato santo, per me non cambia nulla", commenta con un sorriso
Stanislaw Grygiel, docente emerito al Pontificio Istituto Giovanni Paolo
II per gli Studi su matrimonio e famiglia, amico e collaboratore di Papa Wojtyla fin
dagli anni Cinquanta. "Fin da subito - spiega - Wojtyla mi ha affascinato perché era
libero da se stesso e libero per gli altri. E in questa sua libertà consiste la sua
Santità". "Da oggi - aggiunge - mi sforzerò di ricevere questo dono della libertà,
e cioè della santità, con il suo aiuto". "Sono felice che il Papa abbia affidato
a Papa Wojtyla il prossimo Sinodo", conclude. "Dobbiamo convertirci alla bellezza
dell'amore per sempre, della famiglia e del matrimonio". Ha partecipato alla Messa
con il cuore 'diviso a metà', don Claudio Dolcini, parroco di Sotto il Monte,
paese natale di Papa Roncalli, e presidente dell'associazione Papa Giovanni.
"Ho voluto essere accanto a Papa Francesco in questo giorno, ma sicuramente ero con
lo spirito anche al santuario di Sotto il Monte, dove migliaia di persone, grazie
a quattro max schermi, hanno partecipato alla canonizzazione. In questo momento tutti
isottomontesi e i pellegrini giunti nel nostro paese, in provincia di Bergamo, sono
in festa e giubilo". "E' bellissima l'immagine usata da Papa Francesco dei papi
come 'collaboratori dello Spirito Santo' - conclude don Claudio. "Il Regno di Dio,
infatti, va avanti grazie allo Spirito Santo, ma con la collaborazione degli uomini".
(a cura di Fabio Colagrande, Luca Collodi, Antonella Palermo, Emanuela Campanile)