Centrafrica: per i missionari gli aiuti non arrivano a chi ha bisogno
“Gli aiuti donati alla Repubblica Centrafricana meriterebbero il premio del denaro
che non arriva dove dovrebbe arrivare” ha affermato padre Aurelio Gazzera, missionario
carmelitano che da anni opera a Bozoum (località nel nord centrafricano), in una testimonianza
resa a Bruxelles al sito Euroactiv e ripresa dall'agenzia Fides, su come vengono impiegati
i fondi donati dalla comunità internazionale al martoriato Paese africano. Padre Aurelio
sottolinea che “la società civile non ha mai avuto un vero controllo degli aiuti e
di conseguenza non ha mai visto il colore di questi soldi”.
La maggior parte
dei fondi stanziati per aiutare la popolazione stremata dalla guerra civile finisce
così, secondo il missionario, “nelle tasche di persone che non ne hanno assolutamente
diritto”. Padre Aurelio lamenta inoltre che le forze internazionali dispiegate in
Centrafrica per mettere fine alle violenze non hanno una strategia comune, e non sono
state create sinergie tra le sue diversi componenti. Nel Paese sono presenti infatti
i militari francesi dell’operazione Sangaris e quelli africani della missione Misca,
ma i centrafricani sospettano che queste truppe, più che difendere le popolazioni
locali, siano incaricate soprattutto di proteggere gli interessi economici dei rispettivi
Paesi di appartenenza. Il Centrafrica è ricco di risorse minerarie ancora in gran
parte da sfruttare. (R.P.)