Africa: festa per la Canonizzazione di Giovanni Paolo II
“In Costa d'Avorio Giovanni Paolo II è rimasto nel cuore degli ivoriani. In occasione
della sua canonizzazione sono stati costituiti gruppi di preghiera che organizzano
veglie affinché la cerimonia di domenica sia un successo” racconta all'agenzia Misna
da Abidjan padre Hippolyte Mel, superiore del seminario nel popoloso quartiere di
Yopougon. “C’è un clima di festa e di grande fervore nelle parrocchie. La radio nazionale
cattolica trasmetterà un programma in diretta domenica per seguire passo dopo passo
la celebrazione in Vaticano” dice ancora il prete ivoriano.
Lo stesso entusiasmo
si percepisce all’arcivescovado di Santa Maria a Libreville, capitale del Gabon, che
sarà presente alla Santa Sede con una folta delegazione di 250 pellegrini. “I cristiani
hanno accolto con immensa gioia la canonizzazione di Giovanni Paolo II. Ovunque nel
Paese a partire da domani e fino a domenica sera ci saranno celebrazioni di grazia
per commemorare questo grande evento molto sentito” dicono alla Misna fonti dell’arcivescovado
di Libreville. L’interlocutore sottolinea che “rimane molto vivo nel cuore e nella
mente dei gabonesi l’esortazione lanciata dal Pontefice durante la sua visita apostolica:
‘Chiesa del Gabon, alzati e cammina’ ”, che ha fatto nascere centinaia di vocazioni
al sacerdozio. “Il suo è stato un appello profetico – conclude la fonte locale -.
Oggi c’è un’intera generazione di preti e religiose chiamati figli di Giovanni Paolo
II e nel Paese l’ecumenismo da lui auspicato è diventato una realtà consolidata”.
In
Camerun, dall’arcivescovado di Douala il padre-cancelliere Joseph Ndoum ricorda alla
Misna il viaggio che il Papa ha compiuto a Yaoundé nel settembre 1995, occasione in
cui ha firmato e consegnato alla chiesa africana la sua prima Esortazione apostolica
post-sinodale ‘Ecclesia in Africa’. “Il fatto che abbia scelto il Camerun per compiere
tale gesto è considerato ancora oggi, a distanza di 20 anni, una benedizione per la
nostra nazione. Motivo per cui il suo passaggio rimane un ricordo molto vivo” dice
padre Joseph. “In quella occasione ha visitato diverse provincie ecclesiali, facendo
sentire ai camerunensi la sua vicinanza. Un gesto, il suo, che ha ravvivato la fede
di tante persone” aggiunge il cancelliere dell’arcivescovado di Douala, sottolineando
che ha sede proprio in Camerun l’Università cattolica per l’Africa centrale.
Anche
in Centrafrica, nella martoriata Bangui la canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni
Paolo II sarà al centro delle celebrazioni del fine settimana. In questa occasione
alcuni sacerdoti saranno ordinati nella cattedrale di Bangui e in molte diocesi del
Paese sprofondato un anno fa in una grave crisi politico-militare si pregherà per
i Pontefici canonizzati. Una delegazione di pellegrini centrafricani è già partita
alla volta di Roma per partecipare alle celebrazioni. “Rimane impressa nella mente
dei centrafricani il gesto di Giovanni Paolo II che si è abbassato e ha baciato il
suolo del nostro Paese al suo arrivo all’aeroporto di Bangui quasi 30 anni fa. Un
gesto molto forte e una benedizione” dice alla Misna padre Cyriaque Gbate, segretario
generale della Conferenza episcopale del Centrafrica. “Ci auguriamo che la sua canonizzazione
possa essere un segno affinché la pace ritorni anche oggi sul nostro Paese che ne
ha così tanto bisogno” prosegue padre Cyriaque, precisando che proprio domenica si
terrà la cerimonia di chiusura del Consiglio permanente dei vescovi centrafricani.
(R.P.)