Lettera del Papa all'Eco di Bergamo: santità di Giovanni XXIII, grande dono per la
Chiesa
La santità di Giovanni XXIII è un “grande dono” per la Chiesa: lo scrive Papa Francesco
in una lettera inviata a L’Eco di Bergamo nell’imminenza della canonizzazione di Papa
Roncalli, che da sacerdote fu “apprezzato collaboratore” del giornale. Ce ne parla
Sergio Centofanti:
Una lettera
inviata ai “cari amici bergamaschi”, non solo ai cattolici “ma anche a coloro che
non appartengono alla Chiesa e all’intera comunità civile” per ringraziare il Signore
“per il grande dono” che la santità di Giovanni XXIII “è stata per la Chiesa universale”.
Il Papa incoraggia “a custodire la memoria del terreno nel quale essa è germinata:
un terreno fatto di profonda fede vissuta nel quotidiano, di famiglie povere ma unite
dall’amore del Signore, di comunità capaci di condivisione nella semplicità”.
“So
quanto bene volete a Papa Giovanni, e quanto lui ne voleva alla sua terra – scrive
Papa Francesco - Dal giorno della sua elezione al Pontificato, il nome di Bergamo
e di Sotto il Monte”, dove è nato il 25 novembre 1881, “sono diventati familiari in
tutto il mondo e ancora oggi, a più di cinquant’anni di distanza, essi sono associati
al suo volto sorridente e alla sua tenerezza di padre”.
“Certo – prosegue Papa
Francesco - da allora il mondo è cambiato, e nuove sono anche le sfide per la missione
della comunità cristiana. Tuttavia, quell’eredità può ispirare ancora oggi una Chiesa
chiamata a vivere la dolce e confortante gioia di evangelizzare, ad essere compagna
del cammino di ogni uomo, ‘fontana del villaggio’ alla quale tutti possono attingere
l’acqua fresca del Vangelo. Il rinnovamento voluto dal Concilio Ecumenico Vaticano
II – osserva - ha aperto la strada, ed è una gioia speciale che la canonizzazione
di Papa Roncalli avvenga assieme a quella del beato Giovanni Paolo II, che tale rinnovamento
ha portato avanti nel suo lungo pontificato”.
Il Papa si dice “certo che anche
la società civile potrà sempre trovare ispirazione dalla vita del Papa bergamasco
e dall’ambiente che lo ha generato, ricercando modalità nuove ed adatte ai tempi per
edificare una convivenza basata sui valori perenni della fraternità e della solidarietà”.
“Vi
chiedo di pregare per me – conclude Papa Francesco - mentre assicuro il mio ricordo
e la preghiera per tutti voi, in particolare per i sofferenti, per gli ammalati -
ricordando l’Ospedale cittadino che avete voluto dedicare a Papa Giovanni - e per
il Seminario diocesano, tanto caro al suo cuore”.