Francesco dedica un messaggio a ciascuno dei due "Papi Santi"
Luìs Badilla Morales, Radio Vaticana La stampa internazionale,
in tutte le lingue e in tutti i paesi, sta dando alla giornata del 27 aprile un rilievo
notevole. Molti analisti stabiliscono corrispondenze tra Papa Francesco e i suoi due
illustri predecessori e naturalmente includono nelle riflessioni il Papa emerito,
Benedetto XVI. Avvicina Bergoglio a Roncalli l'attitudine a spezzare i protocolli.
Mentre Francesco ha affinità dottrinali con Woytjla, per esempio su un tema come la
tutela della vita. Differenze ci sono. Però credo che le differenze fra i pontefici
siano soprattutto una ricchezza della Chiesa.
A poche ore dalla canonizzazione
di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II, Papa Francesco ha dedicato a ciascuno un
messaggio. Il primo indirizzato al quotidiano L'Eco di Bergamo e il secondo alla Televisione
e alla Radio nazionale polacca. Nel primo testo il vescovo di Roma sottolinea
che il rinnovamento voluto dal Concilio, convocato da Papa Roncalli, "ha aperto la
strada", ed è "una gioia speciale che la sua canonizzazione avvenga assieme a quella
del beato Giovanni Paolo II, che tale rinnovamento ha portato avanti nel suo lungo
pontificato". Nel messaggio dedicato a Karol Wojtyla, il Papa, citando esplicitamente
il suo predecessore Benedetto XVI, l'ha definito "un gigante" che con la "forza che
gli veniva da Dio", ha aperto a Cristo la società, "invertendo una tendenza che poteva
sembrare irreversibile". (a cura di Fabio Colagrande)