2014-04-23 08:28:06

Unicef: in Sud Sudan la sofferenza dei bambini di Bentiu per la mancanza di acqua


Più di un milione di persone è sfollato a causa del conflitto in Sud Sudan. Secondo l’Unicef, decine di migliaia di persone fuggite la scorsa settimana dalle violenze etniche mirate a Bentiu, ricevono un solo litro di acqua potabile al giorno nella base delle Nazioni Unite, disperatamente sovraffollata.

Per l’Unicef questo afflusso - più di 10.000 persone arrivate la scorsa settimana, che portano la popolazione del sito della Missione di Protezione dei civili delle Nazioni Unite a circa 23.000 persone – unito alla continua insicurezza e all'inizio della stagione delle piogge - ha creato una pressione insostenibile sulla risposta di emergenza.

“Coloro che sono sopravvissuti alle violenze terribili devono ora affrontare il rischio reale di contrarre fatali epidemie di malattie causate dall’acqua” - ha detto il rappresentante dell'Unicef in Sud Sudan, Jonathan Veitch - "I bambini hanno subito violenze indicibili. Non devono continuare a soffrire in luoghi che dovrebbero fornire loro sicurezza”.

I camion che portano acqua fresca ogni giorno al campo devono affrontare tragitti poco sicuri e spesso vengono bloccati su strade fangose dalle forti piogge; queste ultime hanno anche reso inagibili un certo numero di latrine al campo, dove ora è utilizzabile una latrina ogni 350 persone. Molti dei partner umanitari dell'Unicef hanno dovuto lasciare la zona a causa della situazione di insicurezza.

L' Unicef ha mantenuto il personale a Bentiu e sta rapidamente rispondendo ai bisogni più urgenti, come nuovi pozzi per l'acqua e la costruzione di nuove latrine. Tuttavia, il lavoro dell’Unicef è ostacolato dalla mancanza di fondi e dalla difficoltà di raggiungere le popolazioni. L'Unicef continua a chiedere a coloro che occupano posizioni di comando e di leadership di tenere i bambini fuori dai pericoli e di garantire un accesso sicuro al lavoro umanitario. (R.P.)







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