Libro omelie S. Marta. P. Spadaro: sono il cuore pulsante del ministero di Papa
Francesco
Dal 24 aprile è disponibile nelle librerie italiane il volume “La verità è un incontro.
Omelie da Santa Marta”. Il libro, edito dalla Rizzoli e con la prefazione di padre
Federico Lombardi, raccoglie i servizi realizzati dalla nostra emittente sulle omelie
mattutine di Papa Francesco. Il volume include, inoltre, un saggio del direttore di
Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro, che è anche curatore del libro.
A padre Spadaro, Alessandro Gisotti ha chiesto di raccontare come è nata l’idea
di realizzare quest’opera:
R. – Il desiderio
di pubblicare un volume che contenesse le omelie di Papa Francesco da Santa Marta
è venuto ascoltando quotidianamente i servizi della Radio Vaticana. Mi sono reso conto
che la qualità dei servizi era molto alta e che queste omelie hanno un valore legato
ovviamente al momento in cui vengono pronunciate davanti ad un’assemblea, a persone
che quotidianamente assistono alla Messa; ma che possono essere ricche di meditazioni,
di spunti di meditazione per tutti. Quindi, l’idea è venuta proprio ascoltando quotidianamente
queste omelie.
D. – Si è molto parlato del fatto che non vengano presentate
in modo integrale l’audio e i testi di queste omelie. Cosa si può dire, al riguardo?
R.
– Queste omelie di Papa Francesco non si riferiscono ad una comunità precisa ... non
sono discorsi generali che valgono sempre e comunque. Allora, il Papa preferisce che
non siano pubblicate per intero, ma che ci sia una sorta di cronaca di queste, che
vengano a loro volta raccontate e sia possibile inserire alcuni estratti, alcuni stralci
in modo tale da preservare, in qualche modo, questa natura sorgiva, se vogliamo magmatica,
pure nel linguaggio, di queste omelie. Ecco: leggendo il testo, ascoltando queste
omelie noi siamo in grado, attraverso la narrazione, di rivivere in maniera nuova
e originale quell’esperienza.
D. – E’ possibile vedere un disegno nella pluralità
di temi toccati nelle omelie da Santa Marta?
R. – In realtà, proprio quello
che mi ha colpito è il fatto che queste omelie rispondono ad un pensiero sorgivo,
non ad una teoria; quindi ho rifiutato subito l’impostazione tematica di queste omelie,
e ho deciso di organizzarle esattamente così come sono state pronunciate, cioè in
maniera cronologica. Posso dire che queste omelie di Santa Marta sono veramente il
cuore pulsante del ministero di Papa Francesco. I temi-chiave, le parole-chiave che
poi fluiscono anche in altri discorsi più ufficiali, in qualche modo emergono da una
gestazione, in un confronto effettivo con il Popolo di Dio proprio in queste omelie.
D.
– Cosa la colpisce del linguaggio delle omelie a braccio a Santa Marta, di Papa Francesco,
che da subito hanno sorpreso per la loro espressività? Cosa si può dire dello stile
Bergoglio?
R. – E’ uno stile molto fresco, molto immediato, molto sbilanciato
soprattutto sulle persone. Quindi, indubbiamente ci sono dei contenuti forti, che
però vengono mediati con una grande attenzione alle persone che il Papa ha davanti.
Questo significa che il linguaggio è un linguaggio semplice ma molto incisivo, ricco
di immagini, poetico, in qualche modo, cioè capace di essere sorgivo anche nella formazione
di immagini che colpiscono la persona e rendono la Parola di Dio viva. Quindi direi
questa freschezza, questa vivacità che rende la Parola di Dio reale, attiva in quel
momento e per tutti coloro che l’ascoltano.
D. – "L’omelia – scrive Francesco
nella Evangelii Gaudium – è la pietra di paragone per valutare la capacità
di incontro di un pastore con il suo popolo". Ecco, anche da qui si capisce che la
Messa con i fedeli è proprio una necessità per il pastore Bergoglio?
R. – Assolutamente
sì: è proprio una necessità. Io penso che il Papa abbia voluto fin dall’inizio celebrare
queste Messe davanti ad una porzione del popolo di Dio proprio per essere sempre in
contatto diretto con questo popolo. Ma questo ci fa capire che queste omelie non sono
discorsi: una cosa è il discorso, che è più generale, che è più universale. L’omelia,
invece, è l’attualizzazione della Parola di Dio a diretto contatto con una comunità
cristiana che prega. La preziosità di questa testimonianza – perché questo è – di
Papa Francesco, consiste proprio in questa relazione diretta con alcune persone che
ha davanti a sé. Un’esperienza unica, se vogliamo, molto originale, che caratterizza
il Pontificato di Francesco.