Tragedia sull'Everest. Gli sherpa sospendono le scalate per quest'anno
Gli Sherpa nepalesi hanno stabilito di sospendere per quest’anno le spedizioni sull’Everest.
La decisione è giunta al termine di una lunga riunione organizzata in seguito alla
tragedia di venerdì scorso, la più grave di sempre, in cui 13 guide sono state travolte
da una valanga durante una ricognizione sulla montagna più alta del mondo. “Abbiamo
deciso di non fare più scalate quest'anno per onorare i nostri fratelli morti", ha
spiegato uno degli sherpa, Tulsi Gurung. Gli sherpa erano in trattativa con il governo
nepalese a cui avevano lanciato un ultimatum per ottenere aumenti salariali e una
revisione degli indennizzi pagati dalle assicurazioni. Ora, però, hanno deciso che
in ballo non ci sono solo i soldi ma anche la solidarietà con le vittime e i loro
familiari. Gli sherpa guadagnano dai 3.000 ai 6.000 dollari a stagione ma la loro
copertura assicurativa in caso di incidenti è giudicata assolutamente inadeguata.
Dal 1953, anno della prima scalata di Edmund Hillary e Tenzing Norgay, sulla vetta
di 8.848 metri sono morte più di 300 persone, in gran parte sherpa.