2014-04-21 11:17:49

L’Ajan lancia una pagina web per la prevenzione dell’Aids tra i giovani africani


Una pagina web dedicata alla prevenzione dell’Aids tra i giovani e che punta alle nuove tecnologie per trasmettere un’educazione a diversi modelli di comportamento ed una responsabilizzazione delle persone: è l’iniziativa presentata in questi giorni dall’Ajan, il network dei gesuiti per la lotta al virus Hiv in Africa. La pagina - informa la newsletter del network - sarà ospitata all’interno dello stesso sito web dell’Ajan e si intitolerà “Ahappy”, presentando un insieme di materiale informativo-didattico sullo sviluppo integrale dei giovani. “In particolare – spiega Pauline Wanjau, responsabile di Ahappy - si cercherà di offrire sostegno ed aiuto ai ragazzi affetti dal virus Hiv grazie a strumenti tecnologici adatti a loro: video-testimonianze, blog, social network, perché questa è la bellezza di Internet, ovvero quella di rendere le informazioni immediatamente accessibili e facilmente raggiungibili da parte di tutti”. La pagina, inoltre, includerà dati affidabili e precisi sulla patologia, stimolando i giovani a parlarne con i loro coetanei “così da promuovere cambiamenti positivi nel comportamento dei ragazzi”. Successivamente, si penserà a sviluppare l’accesso ad “Ahappy” anche tramite Smartphone ed Android “per rendere ancora più efficace – conclude Paulin Wanjau – la sensibilizzazione e la prevenzione dell’Aids, attraverso una disponibilità di contenuti accessibili sempre e comunque”. Naturalmente, “Ahappy” è solo una delle tanti iniziative portate avanti dai gesuiti contro l’Aids in Africa, continente nel quale l’inizio della pandemia risale a più di trenta anni fa. La Chiesa, infatti, è stata presente su questo fronte da subito grazie alla sua fitta rete di strutture sul territorio. Ma è solo nel 2002, quando l’Aids è diventata un’emergenza continentale, che la Conferenza dei Superiori di Africa e Madagascar della Compagnia di Gesù ha indicato nella lotta contro il virus una priorità dell’apostolato sociale dei gesuiti ed ha deciso quindi di coordinare i loro sforzi. Nasce così l’Ajan, che nel 2012 ha celebrato il suo 10.mo anniversario. Oggi, il network è attivo in una trentina di Paesi africani dove sostiene oltre 150 progetti, in base ad un approccio integrale alla malattia: alla luce del Vangelo, infatti, si esorta a consideri non solo gli aspetti strettamente sanitari dell’Aids, ma anche quelli umani, sociali, economici, culturali e spirituali. (I.P.)







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