Pasqua in Argentina. Il rettore della cattedrale di Buenos Aires: tanta la gente
che si confessa
La Pasqua è un momento molto sentito anche in America Latina, una parte del mondo
segnata ancora da violenza e diseguaglianze. L’anno scorso in febbraio, in un videomessaggio
in vista di Pasqua, l’allora arcivescovo di Buenos Aires, il cardinale Jorge Mario
Bergoglio, ricordò che Gesù ha dato la vita per noi e che “Pasqua è Gesù vivo”. Su
come si vive la Pasqua nella terra natale di Papa Francesco e sul cuore dei suoi messaggi
per questa festa, Debora Donnini ha sentito padre Alejandro Russo, rettore
della Cattedrale di Buenos Aires, per anni al fianco dell’allora cardinale Bergoglio:
R. – El cardenal
Bergoglio generalmente ... Il cardinale Bergoglio insisteva generalmente, nel messaggio
di Pasqua, sulla Misericordia di Dio, un po’ come quello che adesso dice quando parla
del perdono. A volte ha detto che Dio non si stanca di perdonare, che è stato praticamente
anche quello che ha detto nel primo Angelus come Pontefice, domenica 17 marzo dello
scorso anno.
D. – Come si vive quest’anno la Pasqua in Argentina? Ci sono tradizioni
particolari?
R. – Lo mas importante... La cosa più importante riguarda due
situazioni concrete. Una è il Giovedì Santo: moltissima gente in diverse processioni
– organizzate dalle parrocchie e dalle stesse arcidiocesi - si reca nelle sette chiese
e si visitano i sette monumenti dedicati al Santissimo Sacramento. I movimenti, le
associazioni, tutti vanno di chiesa in chiesa in adorazione del Santissimo Sacramento,
secondo l’usanza spagnola dell’epoca coloniale. Poi, il Venerdì Santo, c’è una grande
devozione alla Croce, alla Vergine dolorosa, e la gente silenziosamente fa il giro
delle chiese per tutto il giorno. La notte del Venerdì Santo: la processione della
Via Crucis. Tutto s’incentra sulla Passione, il Giovedì e il Venerdì. Poi per la Veglia
pasquale la gente della parrocchia riempie le Chiese.
D. – L’Argentina vive
una situazione economica non semplice. Qual è l’annuncio che quest’anno la Chiesa
argentina dà alla gente?
R. – No ha sido nunca un .... Non è stato mai un
Paese economicamente stabile ed è un Paese abituato a questo. L’annuncio della Pasqua
è sempre lo stesso ed è propriamente il kerigma, l’annuncio di Gesù morto e
risorto. Qui richiama l’attenzione la Via Crucis di Buenos Aires che vede la partecipazione
di 20-30 mila persone, piova o non piova. E’ importante questa religiosità popolare,
la devozione a Cristo Crocifisso, la devozione alla Vergine dei dolori. E’ alto anche
il numero delle persone che si avvicinano durante la Settimana Santa al Sacramento
della Confessione. Nelle grandi chiese ci sono quattro, cinque confessori che di continuo,
dal mezzogiorno del Giovedì Santo fino alla notte del Sabato Santo, confessano. E
nei Santuari anche di più, ci sono anche 10 sacerdoti che confessano costantemente.