Brasile: caos a Salvador de Bahia dopo lo sciopero dei poliziotti
Due giorni di sciopero della polizia hanno riportato il caos a Salvador de Bahia,
una delle 12 sedi dei prossimi Mondiali di calcio, nel nord-est del Brasile. Come
riferisce la Misna, il bilancio è bilancio di 39 vittime nella regione metropolitana.
Farmacie, supermercati, negozi di elettrodomestici sono stati saccheggiati e ai fatti
sono seguiti almeno 50 arresti. A meno di due mesi dai Mondiali, il governo federale
ha inviato migliaia di soldati e poliziotti dei reparti speciali nella capitale Salvador
e in altre città di Bahia per evitare che fatti simili si ripetano.
“Ho autorizzato
l’invio di truppe federali per dare appoggio alla pubblica sicurezza e garantire la
pace” ha scritto sul suo account Twitter la presidente Dilma Rousseff. I militari,
ha fatto sapere il ministero della Difesa, resteranno a Bahia fino al “ritorno alla
normalità”, benché lo sciopero della polizia sia terminato. Accolte, ufficialmente,
le richieste degli scioperanti: la revisione del “codice di etica poliziesca” e un
aumento di salario, ma spetta ora all’Assemblea legislativa locale trasformarle in
legge.
Preoccupa, inoltre, l'ondata di omicidi seguita allo sciopero dei poliziotti:
secondo un portavoce del governo di Bahia, 39 morti in 48 ore “è una cifra parecchio
sopra la media”. Il tasso di omicidi nello Stato è aumentato del 400% fra il 2000
e il 2100, arrivando a 41,1 ogni 100.000 abitanti, secondo l’Istituto di indagini
economiche applicate (Ipea). (D.M.)