2014-04-18 11:18:39

Roma: alla Basilica di Santa Maria Maggiore "L'Ora della Madre"


Sabato Santo, 19 aprile, dalle ore 10.30 alle ore 11.30, nella Basilica papale di Santa Maria Maggiore in Roma, avrà luogo — come da più di 25 anni — una speciale celebrazione mariana: «L'Ora della Madre»: una celebrazione che intende proporre e far rivivere il dolore e la fede suprema di Maria nell'attesa della risurrezione del Signore. Presiederà la celebrazione il card. Santos Abril y Castelló, arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore. Vi parteciperà il coro «Jubilate Deo» diretto da suor Dolores Aguirre.

Se infatti il Venerdì Santo è per antonomasia l'«Ora» di Gesù, che amò i suoi fino all'oblazione di sé sull'altare della Croce, il Sabato Santo è 1'«Ora» della Madre, il vertice del suo lungo faticoso cammino di fede: ai piedi della Croce ella stette, quale nuova Eva, associandosi al sacrificio del Figlio e accogliendo come figli tutti gli uomini redenti dal suo Sangue divino. Quando poi i discepoli, la sera del Venerdì Santo, posero Gesù nel sepolcro, la sua fede non venne meno, né venne meno la sua indissolubile unione col Figlio Redentore.

Anzi, solo in lei stette in quell'Ora la fede di tutta la Chiesa, in lei si raccolsero le speranze del mondo. Perciò è la madre della nostra fede. Scriveva il beato Giovanni Paolo II: «Nel Sabato Santo la Chiesa si identifica con Maria: tutta la sua fede è raccolta in Lei, la prima credente. Nell'oscurità che avvolge il creato, Ella rimane sola a tener viva la fiamma della fede, preparandosi ad accogliere l'annuncio gioioso e sorprendente della resurrezione». E Papa Francesco la prega così: «Vergine e Madre Maria... Tu, che rimanesti ferma davanti alla Croce con una fede incrollabile, e ricevesti la gioiosa consolazione della risurrezione... ottienici ora un nuovo ardore di risorti per portare a tutti il Vangelo della vita che vince la morte» (Evangelii gaudium, 288).

La celebrazione mariana che si compie a Santa Maria Maggiore, e in tante altre parti d'Italia e del mondo il mattino del Sabato Santo, trova ispirazione nella liturgia bizantina, che canta davanti all'icona della sepoltura di Gesù i lamenti della Madre sul Figlio ucciso e la sua ansia di vederlo ritornare vivo dai morti. In quell'ora suprema, in cui tutto sembrava ormai definitivamente finito, è lei "Chiesa che crede" contro ogni umana evidenza, che spera contro ogni speranza.

Così, l'"Ora" della Madre, celebrata nel Sabato Santo, è la più adatta e significativa preparazione a vivere la grande Veglia pasquale del Signore che risorge glorioso dai morti. (A cura di padre Ermanno Toniolo)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LVIII no. 108







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