Terra Santa. Il patriarca Twal: "Asciugare le lacrime il messaggio del Giovedì Santo"
“Di fronte a un numero crescente di nostri fratelli rifugiati arrivati nel Paese,
di fronte a tante guerre e violenze, di fronte a persone che soffrono la fame o che
si ritrovano senza più casa, dobbiamo tendere la mano, asciugare tante lacrime e consolare
tanti cuori spezzati”. Questo è, per il patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal,
“il messaggio del Giovedì Santo”. Celebrando questa mattina la Messa in Coena Domini
presso la basilica del Santo Sepolcro, il patriarca ha ricordato il significato della
lavanda dei piedi e ha invitato i fedeli a lasciarsi “riconciliare da Dio, per gustare
più intensamente la gioia del perdono”.
“Seguendo i consigli e l’esempio del
nostro Papa Francesco - ha detto Twal - non temiamo di accostarci al sacramento della
Penitenza. Il perdono, che ci viene donato da Cristo, è fonte di serenità interiore
ed esteriore e ci rende artigiani di pace in un mondo dove purtroppo regnano ancora
le divisioni, le sofferenze e i drammi dell’ingiustizia, dell’odio e della violenza”.
“Dio
- ha concluso il patriarca - ha bisogno di persone umili e generose per nutrire, per
sfamare il suo popolo, ma anche per soffrire con Cristo e con gli uomini. Non dimentichiamo,
fratelli e sorelle, di rendere grazie per essere stati scelti per questa missione
e di vivere e di lavorare in questa Terra”. (R.P.)