2014-04-17 13:17:00

Pompei: aperte al pubblico tre Domus appena restaurate


Nel sito archeologico di Pompei sono state aperte al pubblico tre case appena restaurate. Si tratta delle Domus di Marco Lucrezio Frontone, di Romolo e Remo e di Trittolemo. All’inaugurazione è intervenuto il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

La dimora del politico Marco Lucrezio Frontone, considerata una delle case più belle di Pompei, e le altre due Domus con pitture di eccelsa qualità arricchiscono lo straordinario itinerario storico della necropoli. Visitando il sito archeologico, il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, ha affermato che la gestione del patrimonio culturale deve prevedere anche nuove sinergie tra risorse pubbliche e fondi privati. Il presidente di “Italia Nostra”, Marco Parini:

“Il contributo dei privati al processo di valorizzazione dei nostri beni culturali è senz’altro un fatto positivo. Noi non possiamo immaginare altri che lo Stato nel compito della tutela, ma nel conto della valorizzazione l’apporto dei privati, talvolta, può risultare utile ed opportuno. Significa anche coinvolgimento emotivo, convincimento in questi talenti che sono stati dati al nostro Paese dalla nostra Storia, dalla nostra identità”.

Il contributo dei privati nella gestione dei beni culturali – ha aggiunto il ministro Franceschini – può rivelarsi anche una opportuna risposta alla crisi finanziaria:

“Anche se in un programma di governo bisognerebbe tener conto delle peculiarità di un Paese e le sue reali potenzialità. I beni culturali, il paesaggio, il conseguente turismo, il sostegno alla cultura dovrebbero essere poste al centro della nostra azione di governo, perché sono quelle che portano risorse, che portano un indotto che significa economia, posti di lavoro”.

Dopo recenti episodi di crolli, il sito archeologico di Pompei oggi, con l’apertura di tre Domus al pubblico, lancia nuovi, incoraggianti segnali. Ancora Marco Parini:

“Credo sia un passo importante e spero anche in un’azione decisa della Soprintendenza speciale per Pompei. Perché Pompei rappresenta sicuramente un capitolo fondamentale dell’immagine del nostro Paese anche all’estero. Voglio solo ricordare che la grande mostra dedicata a Pompei, a Londra, ha registrato un successo incredibile a livello mondiale. Quindi, evidentemente il bene – la sua storia, la sua identità – è un patrimonio di tutti, ma è conosciuto anche da tutti”.

Su Pompei – ha detto infine il ministro Franceschini – “sono puntati gli occhi di tutto il mondo”. E’ una situazione difficile e ci sono tanti anni di ritardo, ma il mondo – ha concluso – guarda a Pompei “come patrimonio di tutta l'umanità”.

(Tratto dall'archivio di radiovaticana.va)








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