2014-04-16 09:08:55

Cuba: per la prima volta la Via Crucis trasmessa in televisione


Anche quest’anno — come avviene da dopo la visita pastorale compiuta da Benedetto XVI nel marzo del 2012 — la Chiesa cattolica di Cuba potrà avere i tradizionali spazi radiofonici e televisivi per diffondere i principali riti della Settimana santa. Per la prima volta, però, sarà trasmessa la Via crucis. Lo rende noto L’Osservatore Romano. La novità per il 2014 è stata annunciata con un breve comunicato a cura del segretariato generale della Conferenza episcopale dell’isola, retto dal vescovo ausiliare di San Cristóbal de La Habana, Juan de Dios Hernández Ruiz.

La televisione, si legge nel comunicato, oggi alle ore 9, trasmetterà attraverso le frequenze del Canale Educativo (in differita), la Via crucis (escenificación de la Pasión del Señor) che è stata messa in scena il Lunedì santo, nella cattedrale della capitale. In questi ultimi anni, come si ricorderà, nell’isola araibica i vescovi hanno potuto accedere periodicamente alle frequenze delle numerose e molto ascoltate stazioni radio e anche alla televisione, in occasioni speciali: il Natale — che da molti anni è tornato a essere festa nazionale — e la domenica di Pasqua. Nel 2012, pochi giorni dopo la visita di Benedetto XVI, il cardinale arcivescovo di San Cristóbal de La Habana, Jaime Lucas Ortega y Alamino, ha potuto anche trasmettere in televisione un messaggio per il Venerdì santo. Cosa inaudita per Cuba per oltre 40 anni.

Il 31 marzo 2012, tre giorni dopo la partenza di Papa Ratzinger, il quotidiano «Granma», organo ufficiale del partito comunista, riferì che, così come il presidente Raúl Castro aveva anticipato in privato a Benedetto XVI nell’aeroporto «José Martí» dell'Avana, il 6 aprile successivo — Venerdì santo — sarebbe stato dichiarato giorno di festa. La richiesta era stata fatta dal Papa nel corso della sua visita. Una cosa simile era già accaduta nel 1997 quando l’allora presidente Fidel Castro stabilì che il 25 dicembre fosse giorno di festa in vista della visita che Giovanni Paolo II avrebbe fatto nell’isola nel gennaio 1998. (R.P.)







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