2014-04-15 08:51:10

Via Crucis a Palermo: i migranti pregano per le vittime della tratta e dei viaggi della speranza


Hanno pregato insieme in nove lingue diverse: tunisini e nigeriani, ma anche giovani di origine nordafricana. Circa 250 persone in cammino, a Palermo, per le 15 stazioni della via Crucis. Alcuni hanno attraversato il Mediterraneo per cercare una vita migliore in Italia, altri sono nati in Sicilia da genitori giunti da altri Paesi. Insieme hanno pregato per chi ha perso la vita durante i viaggi della speranza e per le vittime della tratta.

“Seguire Gesù, che è stato venduto per 30 denari – spiega padre Sergio Natoli dell’Ufficio Migrantes dell’arcidiocesi di Palermo -, infonde forza, speranza e fiducia nella "Resurrezione" di quanti oggi sono resi schiavi e crocifissi dai moderni trafficanti della tratta di esseri umani”. I mauriziani hanno recitato una stazione della via Crucis nella loro lingua, il kreol, i ghanesi in twi, i migranti dell’America latina in spagnolo, quelli della Costa d’Avorio in francese, i filippini in inglese. In segno di condivisione tutti, seguendo l’usanza ghanese, hanno indossato qualcosa di rosso. In cammino con loro anche gruppi di italiani. (Da Palermo, Filippo Passantino)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LVIII no. 105







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