2014-04-15 15:45:46

Libera: candidati trasparenti per l'election day. Parte la campagna contro la corruzione


In occasione dell’election day del 25 maggio, quando si eleggeranno i nuovi parlamentari europei, i sindaci di oltre quattromila comuni e i presidenti di Abruzzo e Piemonte, prende il via la nuova grande campagna contro la corruzione in Europa "Riparte il Futuro", promossa da Libera e Gruppo Abele, in collaborazione con Avviso Pubblico, Mafia Nein Danke, Libera France e Anticor. Il servizio di Francesca Sabatinelli:RealAudioMP3

Trasparenza in campagna elettorale e impegno a combattere attivamente la corruzione nel caso di elezione. E’ questo che chiede "Riparte il Futuro", la campagna che in occasione di europee ed amministrative sollecita i candidati a impegnarsi a favore di “trasparenza, integrità e responsabilità, per sconfiggere la corruzione”. Ai candidati si chiede di aderire alla campagna on line rendendo pubblici il curriculum vitae, la propria condizione reddituale e patrimoniale, l’eventuale presenza di conflitti di interesse, nonché la propria situazione giudiziaria. Per gli eletti, l’impegno sarà quello invece di adottare, entro 150 giorni dalla nuova legislatura, iniziative volte a dimostrare tolleranza zero nei confronti della corruzione, male che accomuna i 28 Stati e che all’economia europea costa 120 miliardi di euro l’anno, l’1% del Pil comunitario, e di istituire per il 21 marzo la “Giornata europea della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. Franco La Torre, presidente di Flare, network europeo di Libera che raccoglie decine di organizzazioni impegnate nel contrasto al crimine organizzato:

"Noi riteniamo che non dovrebbe essere molto difficile per molti candidati al parlamento europeo accogliere i requisiti iniziali, affinché la loro candidatura sia trasparente dal punto di vista dei redditi, degli obblighi giudiziari e così via. Diciamo, invece, che il passaggio successivo è un po’ più impegnativo, perché la corruzione è un fenomeno europeo a pieno titolo. Perché quando si parla di 60 miliardi di euro l’anno stimati di fatturato della corruzione nei 27 Paesi membri - perché un altro, il 28.mo, che è l'Italia, da solo ne fa 60 - è un fatto significativo... Se poi lo abbiniamo con i dati di Europol sulla presenza delle grandi organizzazioni criminali - più di 3.600 operanti nei 28 Paesi membri - ci rendiamo conto che il problema della trasparenza, quale antidoto alla corruzione, è fondamentale".

In Italia, Avviso Pubblico ha censito, nel solo 2013, 351 atti di intimidazione nei confronti di amministratori locali e funzionari pubblici, il 66% in più rispetto al 2010. L’Italia, inoltre, nella classifica di "Trasparency International" è uno dei Paesi dove maggiormente è percepito dai cittadini il livello di corruzione. Ai primi posti, tra i virtuosi, la Danimarca, Paese che comunque non è certo esente dal fenomeno:

"Anche nell’evoluta Scandinavia, in Danimarca o in Svezia, dove apparentemente sembra che non li riguardi, il problema loro lo conoscono bene. Anche quei Paesi sono infestati da bande criminali, con caratteristiche sicuramente diverse dalle nostre mafie, ‘Ndrangheta, Camorra, Cosa Nostra o Sacra Corona Unita, ma che hanno una capacità di infiltrazione, di penetrazione e di influenza nei processi decisionali pari al nostro. Certo, a differenza del nostro Paese non c’è quella tradizione storica, non ci sono quei contesti sociali, culturali e politici che ne hanno consentito lo sviluppo e il radicamento. Però, ce ne è abbastanza da renderli consapevoli che loro non sono estranei al problema".

"Riparte il futuro", nata per le politiche del 2013 e forte di 500 mila sostenitori, rilancia la sua sfida. Sul sito della campagna saranno raccolte le adesioni di tutti i candidati che si impegnano di fronte ai cittadini firmatari a rispettare gli impegni richiesti.







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