Canada: i vescovi del Québec soddisfatti per l’abbandono del progetto della “Carta
dei valori”
La “Carta dei valori”, il controverso progetto di legge sostenuto dal Governo del
Québec mirante ad interdire nella provincia canadese l’esposizione dei simboli religiosi
in tutti gli uffici pubblici in nome della “laicità”, resterà lettera morta. L’interruzione
dell’iter legislativo del provvedimento è una conseguenza diretta della sonora sconfitta
del Partis Québecois - che aveva lanciato il progetto nel 2012 - alle elezioni provinciali
di una settimana fa. Il vincitore della tornata elettorale Philippe Couillard, del
Partito Liberale, ha infatti annunciato che presenterà una nuova Carta, eliminando
i punti più controversi del progetto originale, a cominciare dal divieto dei dipendenti
pubblici di indossare il crocifisso, il velo islamico, la kippah ebraica, o altri
simboli religiosi.
I vescovi del Québec non nascondono il sollievo per l’abbandono
del progetto, che ha incontrato in questi mesi la forte opposizione non solo della
Chiesa, ma anche della comunità ebraica e di quella musulmana. In questo senso si
è espresso il presidente della Conferenza episcopale, mons. Pierre-André Fournier
che, ha affermato che con il voto gli elettori del Québec hanno voluto lanciare un
messaggio di riconciliazione rispetto alla linea dello scontro scelta del Primo Ministro
uscente Pauline Maourois. Il presule ha comunque precisato che i vescovi non abbasseranno
la guardia: “Vedremo quello che proporrà il nuovo Governo, ma continueremo ad essere
vigili”, ha detto alla Radio Vaticana.
Nei mesi passati la Conferenza episcopale
del Québec, ma anche le congregazioni religiose locali, avevano evidenziato a più
riprese i pericoli insiti nel testo della Carta dei Valori, vedendovi in particolare
il rischio di un “ateismo ufficiale” e una seria minaccia alla libertà religiosa.
(A cura di Lisa Zengarini)