2014-04-13 15:49:06

Messa Palme. La gente: parole del Papa ci spingono alla coerenza della fede


Molta impressione hanno suscitato le domande che Papa Francesco ha rivolto alla folla in Piazza San Pietro, ispirate alle figure del Vangelo della Passione di Gesù. Marina Tomarro ha chiesto quale dei paragoni proposti dal Papa abbiano colpito di più:RealAudioMP3

R. – E’ impossibile, adesso, dirlo così, perché non si è mai sempre una sola persona fra questi… Durante l’arco della vita, a volte si è Giuseppe, a volte si è i soldati… E' un mix, quindi. Sì, Maria, Giuseppe, va bene. Però, io almeno personalmente, posso rappresentare almeno finora, nell’arco della mia vita, varie figure tra queste.

R. – Io credo che dobbiamo seguire le parole del Santo Padre, che sono quelle di lasciar passare questa Settimana riflettendo su questa cosa, e molto probabilmente dare una risposta il Venerdì Santo. Forse in quel momento, dopo questa Settimana, veramente capiremo chi siamo di quei personaggi.

R. – E’ difficile dire tra quelle figure a quale sia più prossimo... Credo di essere amico di Simone di Cirene, perché è pronto ad aiutare, pronto a servire…

D. – Oggi è la Giornata diocesana della gioventù: il tema è “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei Cieli”. Ma il Papa ci invita anche ad andare controcorrente, a prendere in mano la nostra vita…

R. – Penso che quello che ci invita a fare il Papa sia proprio uscire dal nostro piccolo per cercare di portare al mondo il carisma cristiano. Con questo vuole intendere andare controcorrente e non essere poveri di spirito.

R. – Io, nel mio piccolo, cerco di dimostrare la mia fede, magari nei luoghi che frequento di più, come ad esempio la scuola, la palestra… non solamente in chiesa.

D. – Come vivrà questa Settimana Santa?

R. – Ho iniziato questa Settimana Santa pregando per molte persone che conosco e che vivono delle vere sofferenze, delle vere "passioni". Penso che questa Passione e Resurrezione di Cristo venga a raggiungerci lì dove soffriamo di più ed è veramente difficile.

R. – Vuol dire accettare la Croce nelle difficoltà della vita di ogni giorno, nella quotidianità. Per quanto mi riguarda, ho vissuto in famiglia dei momenti di forte dolore per la perdita di alcune persone care e quindi vivere la Passione di Cristo significa stare sotto la Croce ma con la speranza, anche. Perché dopo la morte c’è la resurrezione.







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