Ucraina dell'est: i filorussi occupano edifici pubblici. Mosca a Kiev: no all'uso
della forza
Prosegue l’avanzata di milizie filo-russe nell’est dell'Ucraina. Dopo aver conquistato
le città russofone di Donetsk e Luhansk, uomini armati hanno preso il controllo del
quartier generale della polizia e degli uffici dei servizi segreti a Slaviansk. I
miliziani chiedono che la regione orientale del Paese diventi autonoma da Kiev. Dalla
Russia l’appello all’Ucraina è a non ricorrere alla forza. Il servizio di Gabriella
Ceraso:
Sale vertiginosamente
la tensione nell’est dell’Ucraina dove le forze filorusse stanno lanciando una vera
e propria offensiva a Kiev in nome dell’autonomia, richiesta che, secondo le autorità
ucraine, fa parte di un piano russo di smembrare l’area avviato con l’annessione della
Crimea. A Slavjansk, dopo la stazione di polizia, i dimostranti, secondo alcuni, armati,
hanno preso possesso anche del quartier generale dei servizi di sicurezza costruendo
tutt’intorno all’edificio barricate. Stessa scena a Lugansk, dove va avanti da oltre
una settimana l’occupazione filorussa della sede dei servizi segreti, e a Donetsk:
qui oltre 200 dimostranti filo-russi armati hanno occupato il quartier generale della
polizia e in 3.000 stanno inneggiando alla Russia introno alla sede dell’amministrazione
regionale occupata dai separatisti da domenica scorsa. Kiev risponde per ora solo
a parole, seppur dure. “Chi vuole il dialogo lo avrà, ma chi usa le armi, dà fuoco
agli edifici e spara alla gente” minaccia il ministro dell’Interno Avakov, “avrà una
risposta adeguata”. Mosca, che continua a negare la presenza di agenti russi in Ucraina,
getta acqua sul fuoco e a Kiev chiede di non usare la forza per affrontare la crisi
politica.