Venezia. "Il Vangelo secondo Matteo" alla Biennale 2014
Presentato dal presidente della Biennale, Paolo Baratta, il cartellone del Festival
di Danza diretto da Virgilio Sieni e intitolato "Mondo Novo", quello di Musica ideato
da Ivan Fedele intitolato "Limes" e il College di Teatro organizzato da Àlex Rigola.
Tantissimi appuntamenti a Venezia in programma da giugno a ottobre, intersecati a
quelli offerti dalla Biennale Arte e Architettura. Il servizio di Luca Pellegrini:
L’Italia al
centro, l’arte e la sua interdisciplinarietà, i giovani che si riappropriano di un
territorio perduto, musiche che non fanno più paura, un college di teatro, gesti e
movimenti per esprimere l’interiorità umana. La Biennale è un corpo culturale efficiente
e vivo che pulsa dal cuore di Venezia per espandersi alla ricerca di un senso e della
modernità. Più che di singoli eventi – tantissimi, tra giugno e ottobre – il presidente
della Biennale di Venezia, Paolo Baratta, ha tenuto a sottolineare come l’articolazione
dei programmi sia un insieme propulsore di grandi energie. E presenta con queste parole
i prossimi appuntamenti dei Festival:
“L’edizione di quest’anno del programma
di Danza, Musiche e Teatro è piuttosto complessa; è fondata molto su elementi ludici
aperti al pubblico ma anche su ricerca e su sperimentazione. In parte si svolgerà
alle Corderie, nell’ambito della Mostra di architettura, il che contribuisce all’incontro
tra le arti: è ispirata a quella necessità di ricerca e sperimentazione e soprattutto
alla necessità di dare una mano alle giovani generazioni di artisti che devono avere
un luogo dove l’energia si trasmette. Ed è per questo che 'Biennale College' raduna
ragazzi che vengono da varie parti per stare con dei maestri, ma per realizzare qualcosa.
E il Festival si nutre anche dei progetti realizzati da questi 'College'”.
Il
Festival di Danza si concluderà con uno speciale “Epilogo”: Il Vangelo secondo
Matteo. Le coreografie, create dallo stesso Virgilio Sieni, saranno realizzate
in otto serate comprese in tre settimane a partire dal 3 luglio. Il coreografo anticipa
la sua idea dello spettacolo:
R. – Il pneuma che diffonde il Vangelo
attraverso le parole di Matteo è un pneuma che, secondo me, va ad accompagnare
tutte le tracce universali nel corpo dell’uomo: tracce legate ad una propria interiorità,
mai espressa. Per cui il Vangelo secondo Matteo va a guidare l’uomo nel suo costruire
tutta un’azione inedita. Io vorrei, attraverso lo sprofondamento nei vari quadri che
verranno rappresentati – 27, con danzatori professionisti, non professionisti, artigiani,
madri, uomini – vorrei veramente andare ad indagare la natura del corpo attraverso
un ascolto: un ascolto altro. E portare questi individui a tracciare, con il proprio
corpo, qualcosa che è desueto oggi e cioè a dire un atteggiamento di ascolto, un atteggiamento
che è rivolto fuori se stessi”.
D. – Metterà in scena anche la figura di Gesù?
R.
– Apparirà attraverso – come ci indica Matteo – tutta l’indicibilità dei bambini,
quindi a quella qualità di energia, ma apparirà anche attraverso le pieghe di tanti
anziani, anche attraverso la rappresentazione della donna. Quindi apparirà la figura
di Gesù in questa dimensione universale.