2014-04-11 14:07:04

Venezia. "Il Vangelo secondo Matteo" alla Biennale 2014


Presentato dal presidente della Biennale, Paolo Baratta, il cartellone del Festival di Danza diretto da Virgilio Sieni e intitolato "Mondo Novo", quello di Musica ideato da Ivan Fedele intitolato "Limes" e il College di Teatro organizzato da Àlex Rigola. Tantissimi appuntamenti a Venezia in programma da giugno a ottobre, intersecati a quelli offerti dalla Biennale Arte e Architettura. Il servizio di Luca Pellegrini:RealAudioMP3

L’Italia al centro, l’arte e la sua interdisciplinarietà, i giovani che si riappropriano di un territorio perduto, musiche che non fanno più paura, un college di teatro, gesti e movimenti per esprimere l’interiorità umana. La Biennale è un corpo culturale efficiente e vivo che pulsa dal cuore di Venezia per espandersi alla ricerca di un senso e della modernità. Più che di singoli eventi – tantissimi, tra giugno e ottobre – il presidente della Biennale di Venezia, Paolo Baratta, ha tenuto a sottolineare come l’articolazione dei programmi sia un insieme propulsore di grandi energie. E presenta con queste parole i prossimi appuntamenti dei Festival:

“L’edizione di quest’anno del programma di Danza, Musiche e Teatro è piuttosto complessa; è fondata molto su elementi ludici aperti al pubblico ma anche su ricerca e su sperimentazione. In parte si svolgerà alle Corderie, nell’ambito della Mostra di architettura, il che contribuisce all’incontro tra le arti: è ispirata a quella necessità di ricerca e sperimentazione e soprattutto alla necessità di dare una mano alle giovani generazioni di artisti che devono avere un luogo dove l’energia si trasmette. Ed è per questo che 'Biennale College' raduna ragazzi che vengono da varie parti per stare con dei maestri, ma per realizzare qualcosa. E il Festival si nutre anche dei progetti realizzati da questi 'College'”.

Il Festival di Danza si concluderà con uno speciale “Epilogo”: Il Vangelo secondo Matteo. Le coreografie, create dallo stesso Virgilio Sieni, saranno realizzate in otto serate comprese in tre settimane a partire dal 3 luglio. Il coreografo anticipa la sua idea dello spettacolo:

R. – Il pneuma che diffonde il Vangelo attraverso le parole di Matteo è un pneuma che, secondo me, va ad accompagnare tutte le tracce universali nel corpo dell’uomo: tracce legate ad una propria interiorità, mai espressa. Per cui il Vangelo secondo Matteo va a guidare l’uomo nel suo costruire tutta un’azione inedita. Io vorrei, attraverso lo sprofondamento nei vari quadri che verranno rappresentati – 27, con danzatori professionisti, non professionisti, artigiani, madri, uomini – vorrei veramente andare ad indagare la natura del corpo attraverso un ascolto: un ascolto altro. E portare questi individui a tracciare, con il proprio corpo, qualcosa che è desueto oggi e cioè a dire un atteggiamento di ascolto, un atteggiamento che è rivolto fuori se stessi”.

D. – Metterà in scena anche la figura di Gesù?

R. – Apparirà attraverso – come ci indica Matteo – tutta l’indicibilità dei bambini, quindi a quella qualità di energia, ma apparirà anche attraverso le pieghe di tanti anziani, anche attraverso la rappresentazione della donna. Quindi apparirà la figura di Gesù in questa dimensione universale.







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