Isole Salomone. I Salesiani in aiuto di centinaia di sfollati per le inondazioni
Sono stati accolti dai salesiani gli sfollati dell’area di Foxwood, nell’isola di
Guadalcanal, costretti a fuggire a causa delle recenti inondazioni nelle Isole Salomone.
Lo riferisce l’agenzia salesiana Ans. Gli sfollati sono stati accolti presso le strutture
del “Don Bosco Technical Institute” (Dbti), ad Henderson. La palestra dell’istituto
è ora diventata la casa per 194 persone, il 40% delle quali è composto da bambini
minori di 5 anni. Su richiesta delle autorità di Guadalcanal, che attualmente non
riescono a prendersi cura di tutti, don Dominic Kachira, direttore dell’opera, ha
aperto le porte dell’Istituto per accogliere gli sfollati, donando loro un po’ di
cibo ed un tetto sotto il quale dormire. “È meraviglioso come la gente sia pronta
ad aiutare chi è nel bisogno – ha detto un altro salesiano, don Ambrose Pereira –
Sono arrivate donazioni in nostro soccorso: scatoloni con abiti, vari generi alimentari
come riso, e spaghetti, mentre la Caritas Australia ha fornito zanzariere e ulteriore
cibo per garantire almeno un pasto alle vittime delle inondazioni”. Nella sequela
di Don Bosco, loro fondatore, i salesiani hanno pensato poi, in particolare, ai più
piccoli: “I bambini hanno bisogno di giocare”, ha detto don Srimal Priyanga, preside
del Dbti, e per questo ha sollecitato i ragazzi e gli studenti dei corsi superiori
a raccogliere giochi, canestri e una vasca di sabbia per aiutare i più piccoli a vivere
con serenità questa difficile situazione. Abbattutasi sulle Isole Salomone nella notte
del 4 aprile, l’alluvione ha provocato almeno 20 vittime, 40 i dispersi ed oltre 10mila
sfollati. Si è trattata dalla più forte inondazione mai verificatasi sull’area, in
un Paese tra i più poveri del Pacifico e tra gli ultimi in classifica nell’Indice
di sviluppo umano (143.mo posto su 187). (A cura di Isabella Piro)