Il Papa: la vita in tutte le sue fasi è “sacra e inviolabile”, bimbi e nonni “sono
la speranza”
“Sacra e inviolabile”. Con queste parole Papa Francesco ha ribadito la considerazione
della Chiesa sulla vita umana. Nel ricevere in udienza i rappresentanti del Movimento
per la Vita, guidati da Carlo Casini, il Papa li ha ringraziati per il loro servizio,
esortandoli a proteggere la vita “con coraggio e amore in tutte le sue fasi”. Il servizio
di Alessandro De Carolis:
La linea di
pensiero si sviluppa a partire dall’angolazione più cara a Papa Francesco: se si guarda
alla vita come a un qualcosa che si consuma, sarà anche un qualcosa che prima o poi
si può buttar via, con l’aborto per cominciare. Se si considera la vita per ciò che
è nella sua verità – un dono di Dio – allora si è davanti a un bene prezioso e intangibile,
da proteggere con tutti i mezzi e non da scartare. Nel suo discorso il Papa dà voce
alle pagine della sua Evangelii Gaudium, intrecciandole con la convinzione
di base che il magistero dei Papi ripete da tempo immemore:
“La vita umana
è sacra e inviolabile. Ogni diritto civile poggia sul riconoscimento del primo e fondamentale
diritto, quello alla vita (...) Oggi dobbiamo dire ‘no a un’economia dell’esclusione
e della inequità’. Questa economia uccide… Si considera l’essere umano in se stesso
come un bene di consumo; un bene di consumo che si può usare e poi gettare. Abbiamo
dato inizio a quella cultura dello ‘scarto’ che, addirittura, viene promossa’. E così
viene scartata anche la vita”.
Tra economia e morale, constata Papa Francesco,
oggi c’è un “divorzio”, la bilancia pende dal piatto di “un mercato provvisto di ogni
novità tecnologica”, mentre quiasi in disparte sono finite le “norme etiche elementari”
di una “natura umana sempre più trascurata”:
“Occorre pertanto ribadire
la più ferma opposizione ad ogni diretto attentato alla vita, specialmente innocente
e indifesa, e il nascituro nel seno materno è l’innocente per antonomasia. Ricordiamo
le parole del Concilio Vaticano II: ‘La vita, una volta concepita, deve essere protetta
con la massima cura; l’aborto e l’infanticidio sono delitti abominevoli’”.
E
qui, tra gli applausi scroscianti dei quasi 500 presenti e le grida dei tanti piccoli
e piccolissimi in braccio ai genitori – pensavo di “essere entrato in un Kindergarten”,
aveva scherzato al suo arrivo in Sala Clementina – Papa Francesco racconta un fatto
capitatogli anni fa, incontrando dei medici:
“Uno mi ha chiamato da una
parte. Aveva un pacchetto e mi ha detto: 'Padre, io voglio lasciare questo a lei.
Questi sono gli strumenti che io ho usato per abortire. Ho trovato il Signore, mi
sono pentito, e adesso lotto per la vita!'. Mi ha consegnato tutti questi strumenti.
Pregate per quest’uomo bravo!”.
Al Movimento per la Vita, a chi gestisce
i centri di Aiuto e a chi sta sostenendo da tempo il progetto “Uno di Noi” per la
tutela dell’embrione umano arriva il “grazie” caloroso del Papa. Il vostro, indica,
è un comportamento cristiano, che ha il dovere di dare testimonianza sia promuovendo,
sia difendendo “la vita umana fin dal suo concepimento”:
“Proteggere la
vita con coraggio e amore in tutte le sue fasi. Vi incoraggio a farlo sempre con lo
stile della vicinanza, della prossimità: che ogni donna si senta considerata come
persona, ascoltata, accolta, accompagnata.E abbiamo parlato dei bambini: ce
ne sono tanti! Ma io vorrei anche parlare dei nonni, l’altra parte della vita! Perché
anche noi dobbiamo curare i nonni, perché i bambini e i nonni sono la speranza dinun
popolo”.