Il commento di don Ezechiele Pasotti al Vangelo della Domenica
Nella Domenica delle Palme, la liturgia ci presenta il racconto della Passione del
Signore secondo Matteo. Gesù viene crocifisso. Verso le tre, grida a gran voce:
«Dio
mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?».
Sulla Domenica della Passione
del Signore, che inaugura la Settimana Santa, ascoltiamo il commento di don Ezechiele
Pasotti, prefetto agli studi nel Collegio Diocesano missionario “Redemptoris Mater”
di Roma:
La solenne celebrazione
di oggi comincia, di solito, con la processione delle palme per commemorare l’ingresso
di Gesù a Gerusalemme. Questo gesto “manifesta l'avvento del Regno che il Re-Messia
si accinge a realizzare con la Pasqua della sua morte e risurrezione” (CCC 560). Viene
lo Sposo a fare del suo popolo la sua “diletta Sposa”. Lo Sposo si presenta come il
Servo, che viene a versare il suo sangue per redimere e fare bella la Sposa, “che
ama talmente da donare la sua vita per lei” (cf T. Federici). Seguire la passione
di Gesù, significa, da una parte, toccare con mano la verità totale di questo amore
divino, ma, dall’altra, aprire gli occhi e permettere al cuore di vedere l’abisso
di morte e di distruzione del peccato. John Henry Newman ha provato a descrivere quest’orrore:
“La morte del Dio Incarnato altro non vi insegna, fratelli, se non questo: che cosa
sia il peccato in se stesso, e che cosa era quello che, nella sua ora e in tutta la
sua forza, si abbatté sulla natura umana di Gesù… Tutti i peccati stanno qui. Stanno
qui le persone a Te più care, i tuoi santi e i tuoi ti stanno sopra; i tuoi apostoli
Pietro, Giacomo e Giovanni, non però da confortatori, bensì da accusatori, come gli
amici di Giobbe, ‘gettando cenere contro il cielo’ (Gb 2,12), e accumulando maledizioni
sul tuo capo”. “La mia anima è triste fino alla morte”, ma per la mia Sposa eccomi
pronto a dare la mia vita. Da bambini, ricordo, ci educavano a vivere questa settimana
nel silenzio, nella preghiera, accompagnando la passione del Signore, per unirci alla
sua vittoria pasquale.