2014-04-10 14:09:58

Il Papa: il teologo che non prega o si compiace del suo pensiero è mediocre e narcisista


Che “la vostra sia una scienza umana e non di laboratorio”: l’invito di Papa Francesco alle comunità della Pontificia Università Gregoriana, del Pontificio Istituto Biblico e del Pontificio Istituto Orientale, ricevute in udienza nell’Aula Paolo VI in Vaticano. Presenti all’incontro circa 5 mila professori, studenti, personale non docente, sacerdoti e laici, cardinali e vescovi delle tre Istituzioni accademiche, affidate alla Compagnia di Gesù. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3

“Collaborazione” e “sinergie”, ha raccomandato il Papa, per custodire la memoria storica”, “guardando al futuro con creatività e immaginazione”, con “una visione globale” delle “sfide attuali” e “un modo condiviso di affrontarle, trovando vie nuove”. Partendo anzitutto - ha detto Francesco - dal “valorizzare il luogo” dove lavorate e studiate: “la città” e “la Chiesa di Roma”. Qui “c’è un passato e c’è un presente” e “ci sono le radici di fede”:

“Tutto questo non va dato per scontato! Va vissuto e valorizzato, con un impegno che in parte è istituzionale e in parte è personale, lasciato all’iniziativa di ciascuno”.

E, c’è poi c’è la varietà delle Chiese di provenienza e delle varie culture: “ricchezza inestimabile delle istituzioni romane”, ha osservato il Papa:

“Dentro questo orizzonte la dialettica tra 'centro' e 'periferie' assume una forma propria, la forma evangelica, secondo la logica di Dio che giunge al centro partendo dalla periferia e per tornare alla periferia”.

Il Papa ha quindi affrontato il “rapporto tra studio e vita spirituale”. “Il vostro impegno intellettuale” “sarà tanto più fecondo ed efficace, quanto più sarà animato dall’amore a Cristo e alla Chiesa”:

“Questa è una delle sfide del nostro tempo: trasmettere il sapere e offrirne una chiave di comprensione vitale, non un cumulo di nozioni non collegate tra loro”.

Filosofia e teologia permettono di strutturare e fortificare l’intelligenza e illuminano la volontà…

“…ma tutto questo è fecondo solo se lo si fa con la mente aperta e in ginocchio. La mente aperta e in ginocchio. Il teologo che si compiace del suo pensiero completo e concluso è un mediocre”.

“Il buon teologo e filosofo” - ha aggiunto - ha un pensiero incompleto, sempre aperto al maius di Dio e della verità”:

“E il teologo che non prega e che non adora Dio finisce affondato nel più disgustoso narcisismo”.

Infine un richiamo, “affinché – ha concluso Francesco - la vostra sia una scienza umana e non di laboratorio”:

“I vostri Istituti non sono macchine per produrre teologi e filosofi; sono comunità in cui si cresce, e la crescita avviene nella famiglia”.







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