Garante infanzia: l'85% dei minori vede proprio futuro fuori dall'Italia
La stragrande maggioranza dei giovani minorenni vede il suo futuro all'estero. E'
quanto emerge da un’indagine illustrata oggi a Montecitorio in occasione della presentazione
della Relazione al parlamento del Garante per l'infanzia e l'adolescenza. Il presidente
della Camera, Laura Boldrini, ha chiesto che la politica investa di più sui minori.
Il servizio di Alessandro Guarasci:
Almeno l’85%
dei minori tra i 14 e i 17 anni pensa che il proprio futuro sia fuori dell’Italia.
Un pessimismo che non può essere sottovalutato, per questo per la presidente della
Camera, Laura Boldrini, serve investire sui giovani per spezzare il cerchio
della diseguaglianza, per arginare fenomeni di devianza e di emarginazione:
“I
bambini devono fare i bambini, non devono essere spinti verso l’adolescenza. Gli adolescenti
non devono crescere troppo in fretta: a volte stentano a diventare adulti perché non
hanno accesso al mondo del lavoro. Abbiamo due milioni di ragazzi nel nostro Paese
che non studiano, non sono in formazione e non lavorano”.
D’accordo il
garante per l’Infanzia, Vincenzo Spadafora, che dice basta taglia ai fondi
da destinare ai minori, alle politiche giovanili:
“Il fatto che siano in
aumento i bambini poveri nel nostro Paese – siamo arrivati a oltre due milioni di
bambini adolescenti poveri – è un dato sicuramente preoccupante, anche perché in piccolo
ma costante aumento. Il che vuol dire che le misure e gli interventi di questi ultimi
anni non sono stati sufficienti a cambiare la rotta”.
Dato positivo comunque
il fatto che il 60% dei giovani si fidi dei genitori, segno che l’istituto familiare
è ancora saldo. Da quando a marzo 2012 è nata l’Autorità del garante per l’infanzia,
sono arrivate 238 segnalazioni. Si tratta per oltre il 60% di confitti che riguardano
privati e istituzioni come la scuola e la magistratura. Preoccupa poi il fatto che
siano cresciuti del 300% in 10 anni i casi di sottrazione internazionale di minori
in Italia.