2014-04-09 12:11:47

Vedere ogni cosa con gli occhi di Dio: così il Papa all'udienza generale


Non essere cristiani “insipidi”, ma la nostra vita abbia sempre di più “il sapore del Vangelo e il profumo di Cristo, per comunicare agli altri la sua dolcezza e il suo amore”. È l’esortazione di Papa Francesco ai fedeli giunti in Piazza San Pietro per l’udienza generale. Il Pontefice ha iniziato oggi un ciclo di catechesi sui doni dello Spirito Santo, soffermandosi sulla "sapienza". Il servizio di Giada Aquilino:RealAudioMP3

“Vedere ogni cosa con gli occhi di Dio”. Questa è la grazia della sapienza, uno dei sette doni dello Spirito Santo, nelle parole di Papa Francesco:

“E’ vedere il mondo, vedere le situazioni, le congiunture, i problemi, tutto, con gli occhi di Dio. Questa è la sapienza. Alcune volte noi vediamo la cosa secondo il nostro piacere o secondo la situazione del nostro cuore, con amore o con odio, con invidia … No, questo non è l’occhio di Dio. La sapienza è quello che fa lo Spirito Santo in noi perché noi vediamo tutte le cose con gli occhi di Dio”.

Lo Spirito Santo, ha detto, “costituisce l’anima, la linfa vitale della Chiesa e di ogni singolo cristiano”: è l’Amore di Dio che “entra in comunione con noi”, affinché lo Spirito Santo sia sempre “nel nostro cuore” e comunichi, a chi lo accoglie, i diversi doni spirituali. Il Papa li ha ricordati: oltre alla sapienza, anche l’intelletto, il consiglio, la fortezza, la scienza, la pietà e il timore di Dio. In questo “tempo di grazia della Quaresima” che stiamo vivendo, soffermandosi appunto sulla sapienza, il Santo Padre ha precisato che “non si tratta semplicemente della saggezza umana”:

“Questo deriva dalla intimità con Dio, dal rapporto intimo che noi abbiamo con Dio, del rapporto dei figli con il Padre. E lo Spirito Santo, quando abbiamo questo rapporto, ci dà il dono della sapienza”.

Quando siamo in comunione con il Signore, ha aggiunto il Pontefice, “lo Spirito è come se trasfigurasse il nostro cuore e gli facesse percepire tutto il suo calore e la sua predilezione”. Lo Spirito Santo rende allora il cristiano “sapiente”, nel senso - ha spiegato Papa Francesco - che “sa” di Dio: “Il cuore dell’uomo saggio in questo senso ha il gusto e il sapore di Dio”, ha precisato.

Il Pontefice ha quindi notato quanto sia importante la presenza, nelle nostre comunità, di cristiani nei quali tutto “parla di Dio”: si tratta di qualcosa che “non possiamo improvvisare” o “procurarci da noi stessi”, “è un dono che Dio fa a coloro che si rendono docili allo Spirito Santo”:

“Se noi ascoltiamo lo Spirito Santo, Lui ci insegna questa via della saggezza, ci regala la saggezza che è vedere con gli occhi di Dio, sentire con le orecchie di Dio, amare con il cuore di Dio, giudicare le cose con il giudizio di Dio”.

Questa, ha aggiunto, è la sapienza che ci regala lo Spirito Santo, una sapienza che possiamo rintracciare nella vita quotidiana, in una mamma che rimprovera “dolcemente” il proprio bambino, o nei due sposi che, dopo un litigio, "passata la tormenta, cercano e fanno la pace":

“Che venga a casa, che venga con i bambini, che venga con tutti noi! E questo non si impara: questo è un regalo dello Spirito Santo. Per questo, dobbiamo chiedere al Signore che ci dia lo Spirito Santo e ci dia il dono della saggezza, di quella saggezza di Dio che ci insegna a guardare con gli occhi di Dio, a sentire con il cuore di Dio, a parlare con le parole di Dio. E così, con questa saggezza, andiamo avanti, costruiamo la famiglia, costruiamo la Chiesa e tutti ci santifichiamo”.

Dopo aver salutato i fedeli in Piazza San Pietro, il Pontefice ha benedetto una grande croce di 60 kg, alta quasi 3 metri e larga un metro e mezzo, costruita con i legni dei barconi naufragati davanti Lampedusa. L’opera, realizzata dal falegname lampedusano Franco Tuccio, autore anche del pastorale utilizzato da Papa Francesco l’8 luglio dello scorso anno, durante la visita sull’isola siciliana, inizia così un pellegrinaggio lungo tutta l’Italia, per portare un messaggio di solidarietà e di pace. L’iniziativa, denominata appunto "Viaggio della croce di Lampedusa", è promossa dalla fondazione "Casa dello spirito e delle arti" di Milano, che da anni opera accanto alle fasce più deboli della popolazione, in particolare dei bambini e dei giovani che vivono in situazioni di grave disagio sociale.







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