Ginevra: l'Ilo ospita il primo incontro sul lavoro marittimo
L'Organizzazione Internazionale del Lavoro di Ginevra (Ilo) ospita, dal 7 all'11 aprile,
il primo meeting del triplice comitato speciale (STC) creato in forza della Convenzione
del Lavoro Marittimo del 2006 e che vede governi, armatori e marinai seduti allo stesso
tavolo. Due le proposte all'ordine del giorno, che saranno affrontate da rappresentanti
degli armatori e dei marinai: i casi di abbandono dell'equipaggio e la richiesta che
chi assume l’esercizio di una nave provveda una sicurezza finanziaria a copertura
di eventi estremi come la morte o una forma di disabilità a lungo termine dei propri
dipendenti.
All'inizio dei lavori, però, si è vissuta la quarta edizione dei
premi che il Network internazionale per il benessere e l'assistenza ai marittimi (ISWAN
- http://www.seafarerswelfare.org/), dedica ai protagonisti, siano individui o organizzazioni,
che si sono contraddistinti nel lavoro instancabile del prendersi cura del benessere
della "gente del mare", sulle navi come sulla terraferma.
Tra i premiati, provenienti
dai cinque continenti, merita una nota la sig.ra Apinya Tajit, direttore aggiunto
dello "Stella Maris Seafarer Centre" di Sriracha in Tailandia, che ha ricevuto il
premio speciale della giuria. La semplicità e immediatezza della donna hanno rivelato
una storia di servizio generoso, basato quasi interamente sulla sua disponibilità
a ingegnarsi, assieme ai suoi pochi collaboratori, in tutti i campi dell'assistenza:
dal trasporto di marinai nei luoghi di preghiera rispettivi alle viste premurose all'ospedale
per coloro che si ammalano, dai corsi di formazione tenuti da lei in Asia e Africa
all'accanita difesa dei diritti umani violati.
Un servizio iniziato prima come
volontaria presso il Centro di assistenza ai marinai di Sriracha ampliato, quindi
in una forma di vicinanza anche alle famiglie rimaste a casa, ma soprattutto investendo
energie nell'assistere i marinai vittime della pirateria. Un tratto costante, che
emerge tra le "buone pratiche" messe in atto dalla sig.ra Tajit, è una collaborazione
crescente con l'Apostolato del mare (Aos), il Programma di risposta umanitaria alla
pirateria marittima (Mphrp) e la Federazione internazionale dei lavoratori del trasporto
(Itf), senza dimenticare le istituzioni governative del Paese. Se nel suo centro Apynia
può contare su un numero ristretto si collaboratori intorno a sé, nelle nazioni limitrofe
ha creato una rete efficiente di professionisti del settore.
Ricevendo il
premio, Apinya Tajit ha ringraziato in primo luogo padre Bruno Ciceri, Aos internazionale,
il vescovo della sua diocesi di Chanthaburi, Siripong Charatsri, così come tutte le
organizzazioni che l'hanno aiutata nel formarsi sempre di più nel settore in cui opera,
ricordando infine, in particolar modo, i migranti e rifugiati che si onora di servire.
(Da Ginevra, Gabriele Beltrami)