Francia. Alla Plenaria dei vescovi: matrimonio e famiglie ed elezioni europee
La Chiesa francese di fronte alle sfide poste dalla crisi economica e dalle profonde
trasformazioni culturali della società francese; il Sinodo sulla famiglia; la canonizzazione
di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II e il prossimo pellegrinaggio di Papa Francesco
in Terra Santa, ma anche i risultati delle recenti elezioni municipali in Francia
e le elezioni europee a maggio. E’ stato un discorso ad ampio raggio quello con cui
il presidente della Conferenza episcopale francese (Cef), mons. Georges Pontier, ha
aperto questa mattina a Lourdes l’assemblea plenaria dei vescovi, in corso da oggi
fino all’11 aprile.
Al centro dei lavori – spiega il portavoce della Cef, mons.
Bernard Podvin - oltre a diverse questioni organizzative interne alla Chiesa in Francia,
temi di grande attualità che toccano tutta la società francese, quali il fenomeno
dell’aborto, oggetto di un approfondito studio dell’episcopato. Ma un altro tema in
primo piano, in vista del prossimo Sinodo Straordinario dei vescovi a ottobre, sarà
il matrimonio e la famiglia. Due istituzioni che in Francia, come altrove, stanno
subendo profonde trasformazioni, anche grazie a controversi interventi legislativi.
Di
fronte a questi mutamenti – ha sottolineato mons. Pontier nella sua prolusione - la
Chiesa è chiamata a quel discernimento evangelico dei segni dei tempi di cui parla
Papa Francesco nella Evangelii Gaudium, in linea con gli insegnamenti di Giovanni
XXIII e Giovanni Paolo II. Le questioni sociali all’ordine del giorno in Francia -
ha osservato - sono profonde: Esse toccano il rispetto della vita, dei bambini, la
concezione del matrimonio, il fine vita e in definitiva la natura stessa dell’uomo.
Ma riguardano anche la giustizia, la ridistribuzione della ricchezza, il rispetto
dei lavoratori, ridotti troppo spesso a una variabile dipendente dal ciclo produttivo,
l’accoglienza degli stranieri e il vivere insieme in una società diventata ormai pluralista.
La
risposta della Chiesa a queste sfide - ha sottolineato mons. Pontier - non può che
essere ispirata dallo Spirito Santo e dal Vangelo, attraverso lo scambio e il discernimento
che la aiuterà ad evitare chiusure e strumentalizzazioni. Sulla famiglia l’arcivescovo
di Marsiglia ha quindi ribadito che la Chiesa vuole indicare un cammino di felicità,
ma è pronta ad accogliere e ad accompagnare chi in questa ricerca è caduto, ha fallito
ed è ferito. Mons. Pontier ha affrontato anche il tema dell’eutanasia, tornato nuovamente
alla ribalta nel dibattito politico in Francia. Citando l’esperienza dell’Arche di
Jean Vanier a fianco della sofferenza e dell’handicap, il presule ha sottolineato
che l’umanizzazione della società non verrà con le pratiche eugenetiche, né con l’assistenza
al suicidio”, ma “dalla compassione, dalla condivisione della vita.
Riferendosi,
infine, alle prossime elezioni europee, il presidente della Cef, ha incoraggiato i
cittadini francesi a mostrare, con il loro voto, fiducia in questa Europa della pace
e della solidarietà nell’anno in cui con dolore ricordiamo l’inizio della Prima Guerra
Mondiale. Il futuro e la speranza – ha sottolineato – appartengono alla capacità dei
Paesi europei di accogliere insieme le sfide che hanno davanti, intraprendendo un
cammino di dialogo e di concertazione.(A cura di Lisa Zengarini)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LVIII no. 98