2014-04-08 13:57:53

Francia. Alla Plenaria dei vescovi: matrimonio e famiglie ed elezioni europee


La Chiesa francese di fronte alle sfide poste dalla crisi economica e dalle profonde trasformazioni culturali della società francese; il Sinodo sulla famiglia; la canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II e il prossimo pellegrinaggio di Papa Francesco in Terra Santa, ma anche i risultati delle recenti elezioni municipali in Francia e le elezioni europee a maggio. E’ stato un discorso ad ampio raggio quello con cui il presidente della Conferenza episcopale francese (Cef), mons. Georges Pontier, ha aperto questa mattina a Lourdes l’assemblea plenaria dei vescovi, in corso da oggi fino all’11 aprile.

Al centro dei lavori – spiega il portavoce della Cef, mons. Bernard Podvin - oltre a diverse questioni organizzative interne alla Chiesa in Francia, temi di grande attualità che toccano tutta la società francese, quali il fenomeno dell’aborto, oggetto di un approfondito studio dell’episcopato. Ma un altro tema in primo piano, in vista del prossimo Sinodo Straordinario dei vescovi a ottobre, sarà il matrimonio e la famiglia. Due istituzioni che in Francia, come altrove, stanno subendo profonde trasformazioni, anche grazie a controversi interventi legislativi.

Di fronte a questi mutamenti – ha sottolineato mons. Pontier nella sua prolusione - la Chiesa è chiamata a quel discernimento evangelico dei segni dei tempi di cui parla Papa Francesco nella Evangelii Gaudium, in linea con gli insegnamenti di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Le questioni sociali all’ordine del giorno in Francia - ha osservato - sono profonde: Esse toccano il rispetto della vita, dei bambini, la concezione del matrimonio, il fine vita e in definitiva la natura stessa dell’uomo. Ma riguardano anche la giustizia, la ridistribuzione della ricchezza, il rispetto dei lavoratori, ridotti troppo spesso a una variabile dipendente dal ciclo produttivo, l’accoglienza degli stranieri e il vivere insieme in una società diventata ormai pluralista.

La risposta della Chiesa a queste sfide - ha sottolineato mons. Pontier - non può che essere ispirata dallo Spirito Santo e dal Vangelo, attraverso lo scambio e il discernimento che la aiuterà ad evitare chiusure e strumentalizzazioni. Sulla famiglia l’arcivescovo di Marsiglia ha quindi ribadito che la Chiesa vuole indicare un cammino di felicità, ma è pronta ad accogliere e ad accompagnare chi in questa ricerca è caduto, ha fallito ed è ferito. Mons. Pontier ha affrontato anche il tema dell’eutanasia, tornato nuovamente alla ribalta nel dibattito politico in Francia. Citando l’esperienza dell’Arche di Jean Vanier a fianco della sofferenza e dell’handicap, il presule ha sottolineato che l’umanizzazione della società non verrà con le pratiche eugenetiche, né con l’assistenza al suicidio”, ma “dalla compassione, dalla condivisione della vita.

Riferendosi, infine, alle prossime elezioni europee, il presidente della Cef, ha incoraggiato i cittadini francesi a mostrare, con il loro voto, fiducia in questa Europa della pace e della solidarietà nell’anno in cui con dolore ricordiamo l’inizio della Prima Guerra Mondiale. Il futuro e la speranza – ha sottolineato – appartengono alla capacità dei Paesi europei di accogliere insieme le sfide che hanno davanti, intraprendendo un cammino di dialogo e di concertazione.(A cura di Lisa Zengarini)


Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LVIII no. 98







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