Dal Cdm via libera al Def. Taglio del cuneo fiscale di 10 miliardi
Il Consiglio dei Ministri vara il Def. Per il premier Renzi, il taglio del cuneo fiscale
è di “10 miliardi e per il 2014 servono 6,7 miliardi, di cui 4,5 miliardi arriveranno
dalla spending”. I manager pubblici avranno uno stipendio massimo di 238 mila euro.
Il presidente del Consiglio ha detto che “l'Italia ce la può fare. Non è vero il ritornello:
‘non ce la faremo mai, siamo condannati al declino’”. Giampiero Guadagni:
E’ da sempre
il provvedimento chiave di ogni governo. Per l’Esecutivo Renzi il documento di economia
e finanza è il primo banco di prova, ma forse già decisivo, per dare concretezza all'annunciato
piano di riforme. Anche quelle istituzionali, sulle quali il premier è impegnato in
questi giorni in un doppio braccio di ferro: con Forza Italia e all’interno del suo
partito, il Pd. Per quest'anno le riforme avranno un impatto ancora debole sulla crescita.
Ma Renzi parla comunque di terapia d’urto. Le coperture ci sono dal primo giorno,
ha ribadito stasera il premier: nel 2014 circa sei miliardi arriveranno dal taglio
della spesa pubblica, la spending review del commissario Cottarelli. Il criterio fondamentale,
ha spiegato Renzi, è che chi finora ha preso troppo, deve restituire. Ci saranno gli
80 euro in busta paga per i lavoratori che guadagnano fino a 1.500 euro. Confermata
anche la riduzione dell’Irap del 10%, attraverso il contestuale aumento della tassazione
delle rendite finanziarie. Nessun taglio alla sicurezza. Quanto alla sanità, il fondo
nazionale sarà legato all'andamento del pil, ma nessun taglio lineare. Delineati anche
il piano di privatizzazioni per ridurre il debito; e i pagamenti, circa 20 miliardi,
dei debiti delle pubbliche amministrazioni, accelerati grazie alla Cassa depositi
e prestiti.