Siria: ucciso ad Homs il padre gesuita olandese Frans Van der Lugt
Il gesuita olandese padre Frans van der Lugt, religioso che viveva nella martoriata
città di Homs, è stato ucciso questa mattina. Lo conferma in una nota ripresa dall'agenzia
Fides, padre Alex Basili, Provinciale dei Gesuiti per il Medio Oriente e Maghreb.
La nota riferisce: “Siamo stati appena informati dai nostri compagni sul posto, che
oggi, lunedi 7 aprile, intorno alle 8 del mattino, padre Frans van der Lugt è stato
rapito da uomini armati che lo hanno picchiato e poi ucciso con due pallottole alla
testa, davanti alla residenza dei Gesuiti a Homs. Il Signore lo accolga e sostenga
i nostri confratelli della Compagnia di Gesù che si dedicano totalmente, al servizio
di tutte le vittime della violenza”.
Padre van der Lugt viveva in Siria dal
1966, dopo un breve periodo trascorso in Libano. Era anche psicoterapeuta e molto
impegnato nel dialogo interreligioso. A Homs negli anni ‘80 aveva avviato il progetto
Al Ard (“la terra”), un Centro di spiritualità sorto poco fuori dalla città. Il Centro
ospitava circa 40 ragazzi con handicap mentale, provenienti dai villaggi vicini.
Negli
ultimi tre anni di guerra, il religioso olandese ha vissuto in un monastero che sorge
nella città vecchia, dove si trovavano i civili assediati per molti mesi dall’esercito
regolare. Il religioso aveva spesso denunciato la mancanza di medicinali, viveri e
aiuti per i civili assediati, affermando l’urgenza di trovare un accordo per intervenire
in favore dei civili malati, stremati, affamati. (R.P.)