Almeno 17 morti in un attacco in Nigeria. Nessuna notizia dei sacerdoti rapiti in
Camerun
Decine di morti in Nigeria in due diversi attacchi: le autorità hanno annunciato ieri
pomeriggio che sabato un assalto di pastori di etnia Fulani ha fatto 30 vittime nello
stato nord-occidentale di Zamfara. E ieri nello Stato di Yobe, nel nord-est, i morti
sono stati 17: una strage attribuita agli integralisti islamici di Boko Haram. Intanto,
dal Camerun, ancora nessuna notizia dei tre missionari rapiti, si ritiene, dallo stesso
gruppo fondamentalista. Davide Maggiore:
Mani diverse,
ma stesse modalità d’azione, negli attacchi in Nigeria: uomini armati sono entrati
nei centri abitati sparando a raffica. Nello stato di Zamfara il bersaglio era una
riunione di leader locali; a Buna Gari, in quello di Yobe, sono stati presi di mira
anche i fedeli islamici che pregavano in una moschea. Qui, prima di fuggire, gli assalitori
hanno incendiato case e auto, ha riferito un portavoce governativo, attribuendo l’azione
a Boko Haram. Anche in Camerun si sospetta del gruppo, dopo il rapimento dei sacerdoti
vicentini Gianantonio Allegri e Giampaolo Marta e della suora canadese Gilberte Bussier.
A coordinare le ricerche è il ministro della Difesa camerunense, e le strade per la
Nigeria sono controllate. Il vescovo di Vicenza, mons. Beniamino Pizziol, ha invitato
alla prudenza nel ricostruire i fatti: “Dopo il rapimento - ha ricordato - non c’è
stato più nessun contatto con i missionari” e le ipotesi sui rapitori o sul “ritrovamento
di un deposito di armi” per ora “non trovano conferme”. “Tutta la diocesi prega” per
i religiosi, ha aggiunto mons. Pizziol, che è in contatto da ieri con il segretario
di Stato vaticano, card. Pietro Parolin.