Sudafrica: il 27 aprile, Giornata di preghiera per i 20 anni di democrazia
Era il 27 aprile 1994 quando in Sudafrica si tennero le prime elezioni democratiche
che portarono alla presidenza dello Stato Nelson Mandela. A distanza di vent’anni
da quella storica data, la Conferenza episcopale locale (Sacbc) ha deciso di indire
una speciale Giornata di preghiera. “Chiediamo a tutte le persone di buona volontà
– scrivono i presuli in una nota – di unirsi a noi in preghiera per il Paese”. Quattro,
in particolare, le intenzioni suggerite per le orazioni dei fedeli: ringraziare Dio
per il successo ventennale della democrazia; pentirsi per gli errori commessi; chiedere
al Signore un futuro sereno per tutti gli abitanti del Paese ed impegnarsi responsabilmente
in vista delle elezioni parlamentari, fissate per il 7 maggio. Nella preghiera che
i presuli hanno preparato appositamente per la Giornata, si invoca inoltre Dio affinché
“coloro che governano il Sudafrica possano lavorare instancabilmente e in modo disinteressato
per far crescere la nazione in verità, giustizia, amore e libertà”. Intanto, è bufera
sul capo dello Stato Jacob Zuma, finito al centro di uno vero e proprio scandalo finanziario.
Il presidente, infatti, avrebbe speso circa venti milioni di dollari di denaro pubblico
per i lavori nella sua residenza privata in campagna, a sud di Nkandla. Le spese sono
state giustificate dal governo come interventi dovuti a motivi di sicurezza; tuttavia,
risultano costruiti anche un campo da calcio, una piscina ed un anfiteatro. Per questo,
la Sacbc chiede una spiegazione “chiara ed immediata”: in una nota a firma di mons.
Stephen Brislin, presidente della Conferenza episcopale, i vescovi definiscono “inaccettabile”
tale sperpero di denaro pubblico ed esortano il capo dello Stato a “ricordare che
milioni di sudafricani continuano a vivere in povertà e che molti sono privi di anche
di un’abitazione rudimentale o di un riparo”. (A cura di Isabella Piro)