2014-04-05 16:37:10

Perù. I vescovi: legge sulle unioni civili omosessuali anticamera del matrimonio gay


Rispettare le innegabili differenze naturali e complementari tra uomo e donna: è questa l’esortazione che arriva dai vescovi peruviani in un comunicato diffuso dopo che in questi giorni, in Parlamento, è stato presentato un progetto legge per le unioni civili tra persone dello stesso sesso. La nota dell’episcopato afferma che “tale progetto normativo contiene elementi tipici del matrimonio” ed è quindi “evidente il tentativo di equiparare l’unione civile omosessuale al matrimonio, così da aprire la strada alle nozze gay con la possibilità di adozione di bambini nel Paese”. Il comunicato della Conferenza episcopale peruviana afferma, poi, che la proposta di legge è contraria all’ordine naturale, distorce la vera identità della famiglia e contraddice la finalità del matrimonio. I vescovi, infatti, ricordano che la famiglia è la cellula naturale e fondamentale della società anche secondo le più importanti dichiarazioni internazionali in materia, perché essa viene prima dello Stato, in quanto istituzione di diritto naturale. “Noi cattolici siamo consapevoli che i diritti sono uguali per tutti e condanniamo ogni forma di discriminazione – sottolineano i presuli - tuttavia sappiamo che nella ricerca della vera giustizia è indispensabile rispettare le innegabili e preziose differenze della natura umana”. I difensori delle unioni omosessuali invocano l’uguaglianza, concludono i vescovi, ma dimenticano che la diversità e complementarietà sessuale non è stabilita dalla persona umana, dallo Stato o dalla legge, ma dalla creazione di Dio per il bene del genere umano. (A. T.)







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