Crisi ucraina. Preoccupazione dell'Ue: non è il momento di nuove sanzioni alla Russia
Ad Atene i ministri degli Esteri dell’Unione Europea hanno discusso della crisi ucraina.
La preoccupazione per la crisi in atto è altissima. “Non è ancora il momento per imporre
sanzioni economiche, ma dobbiamo essere pronti perchè la situazione è ancora molto
pericolosa", ha detto il capo della diplomazia britannica Hague. Intanto l’agenzia
di rating Moody’s ha ulteriormente abbassato il rating di Kiev da Caa2 a Caa3. Negativo
l’outlook. Il servizio di Giuseppe D’Amato:
La situazione
continua ad essere “tesa e pericolosa”, sostengono i Ventotto. E’ necessaria una “deregulation”
militare, altrimenti arriveranno nuove sanzioni. Le truppe federali restano in forze
alla frontiera occidentale e non ci sono segnali di ritiro. Il capo della diplomazia
lituana Linkevicus ha evidenziato che “la Russia sta sfidando l’unità europea ed il
nostro modo di gestire la crisi”. La popolarità del presidente Putin è, intanto, schizzata
al massimo, al 66% affermano i sondaggi. Mosca si sta impegnando a fondo anche per
risolvere i problemi connessi con l’adesione della Crimea alla Federazione. In Ucraina
la campagna elettorale per le presidenziali va avanti. Tutti i candidati promettono
di costituire Forze Armate di alto livello, qualcuno si impegna già per il ritorno
della Crimea sotto l’egida di Kiev. Le questioni finanziarie sono assai complesse.
La Banca mondiale stima nel 3% di contrazione del Pil nel 2014 il processo di riorganizzazione
economica in atto nella repubblica ex sovietica.