A Barcellona, congresso internazionale sulla pastorale nelle grandi città
Sarà Barcellona, in Spagna, ad ospitare il congresso internazionale sulla pastorale
nelle grandi città. Un evento che - spiega l’arcivescovo locale card. Lluís Maria
Martínez Sistach - si articolerà in due fasi: la prima si svolgerà dal 20 al 22 maggio
e vedrà numerose conferenze affidate a esperti di sociologia, pastorale e teologia.
La seconda fase, invece, programmata dal 24 al 26 novembre, sarà destinata solo a
un gruppo di cardinali e arcivescovi provenienti da grandi città dei cinque continenti.
I lavori si concluderanno con un’udienza di Papa Francesco. “Si tratta di un’idea
che ho concepito e che ho sviluppato conversando con Papa Francesco – spiega il card.
Martínez Sistach - Il 25 agosto 2011, l’allora cardinale Bergoglio ha pronunciato
il discorso di apertura del primo Congresso regionale di pastorale urbana; di quel
discorso mi ha colpito il fatto che l’arcivescovo di Buenos Aires parlasse della grande
città come di “un nuovo segno dei tempi” e di ciò che il Concilio Vaticano II aveva
significato per la comprensione del fenomeno della crescente urbanizzazione”. Non
solo: l’arcivescovo di Barcellona sottolinea anche che “in una conversazione avuta
con l’allora cardinale Bergoglio durante le congregazioni generali previe al conclave
del 2013, ho potuto constatare il suo interesse per la pastorale urbana”. Un interesse
continuato anche dopo l’elezione al soglio pontificio: “Il Papa ha mostrato attenzione
per questo congresso di Barcellona e, se mi è consentito dirlo, ha anche collaborato
alla sua organizzazione – rivela il card. Martínez Sistach - Il 6 settembre 2013,
infatti, il Pontefice mi ha ricevuto nella sua residenza di Santa Marta e mi ha dato
un resoconto che aveva ricevuto da Buenos Aires proprio sulla pastorale urbana. In
quell’udienza privata gli ho potuto esporre più in dettaglio il programma del congresso
e ascoltare i suoi suggerimenti”. Numerosi i temi che verranno esaminati dalla prima
fase del convegno: si va dall’analisi delle città intese come “luogo della vita globale”,
ai rapporti tra centro e periferia; dall’origine urbana del cristianesimo alle dinamiche
collettività-comunità nelle metropoli; dalla comunicazione del Vangelo nei centri
urbani alla pastorale verso i poveri delle periferie. “Il Papa vuole che siamo ‘pastori
con l’odore delle pecora’ – conclude il porporato - ossia che ci incarniamo nella
realtà e, per farlo, dobbiamo conoscerla”. (I.P.)