2014-04-02 11:30:10

Mons. Zimowski per la Giornata mondiale dell’autismo: la speranza viene dalla collaborazione e dalla fiducia


"Esiste una reale difficoltà di integrazione e di comunicazione che passa dalla persona autistica a chi entra in contatto con lei”. E’ da questa dolorosa costatazione che parte il messaggio del Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, mons. Zygmunt Zimowski, per la VII Giornata Mondiale sull’autismo, celebrata ieri. Da qui la domanda: come combattere questo stigma? La risposta è complessa e, secondo mons. Zimowski, si radica in “una etica della solidarietà, che tutti dovremmo riscoprire e alimentare”. “È necessario, scrive, intraprendere il cammino d’integrazione nella comunità, infrangendo l’isolamento e le barriere frapposte dalla patologia e dal pregiudizio, rinsaldando le relazioni interpersonali. Ciò può avvenire anche con il supporto dell’impegno sociale, con azioni sinergiche nell’ambito della cura, dell’informazione, della comunicazione e della formazione, favorendo il passaggio alla vera comprensione e all’accettazione della malattia, che mai nega o intacca la dignità di cui è rivestita ogni persona”. Per esprimere la forte attenzione concreta che la Chiesa intende prestare a questo impegno, scrive ancora mons. Zimowski, la XXIX Conferenza Internazionale, organizzata in Vaticano dal 20 al 22 novembre prossimo dal suo Dicastero, affronterà proprio il tema: “L’autismo, malattia dai molti volti: generare la Speranza” dove potranno confrontarsi ricercatori, esperti ed operatori sanitari di tutto il mondo. Il messaggio di mons. Zimowski si conclude con una citazione di Papa Francesco dall’ Esortazione apostolica “Evangelii gaudium”, "è indispensabile prestare attenzione per essere vicini a nuove forme di povertà e di fragilità in cui siamo chiamati a riconoscere Cristo sofferente”. (A cura di Adriana Masotti)

Ultimo aggiornamento: 3 aprile







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