2014-04-01 14:11:35

Ritratti di Santi. Claudia Koll legge la vita di suor Lucia di Fatima


Un invito ad entrare nel mondo dello spettacolo con la forza della fede. A pronunciarlo è l’attrice Claudia Koll, direttrice della Star Rose Academy: nell’accademia, fondata a Roma dalle Suore Orsoline della Sacra Famiglia, si è formata, tra gli altri, prima di prendere i voti, suor Cristina Scuccia, protagonista del talent show di Rai Due The Voice. Ieri sera, all’interno della rassegna quaresimale “Ritratti di Santi” nella Chiesa romana di Santa Maria della Vittoria, Claudia Koll ha letto la vita di Lucia di Fatima, alla quale è molto legata. Lo conferma in questa intervista di Paolo Ondarza:RealAudioMP3

R. - Quando ero piccolina rimasi colpita da questi bambini – Francesco, Giacinta e Lucia – che ricevevano un compito così importante da parte della Madonna. Per la prima volta capii che Maria non era una statua, un’immaginetta, un santino ma era una donna che amava e che portava un messaggio importante. Da quel momento ho cominciato ad avere un’attenzione diversa verso Maria. Quindi, ho un debito nei confronti dei pastorelli di Fatima, perciò quando ho cominciato a leggere la storia di Lucia l’ho fatto con il cuore. L’attualità del messaggio di Fatima è quello della conversione: il Signore offre una grande misericordia, una grande apertura del cuore verso tutti gli uomini anche quelli più lontani, verso i peccatori ma chiede la conversione. Chiede a chi crede, preghiera e sacrificio proprio per portare la conversione nel mondo.

D. – Lei non è nuova a queste letture dei Ritratti di Santi in Santa Maria della Vittoria. Che cosa le ha dato questa esperienza in questi anni?

R. – Tantissimo, perché i Santi ci accompagnano nel cammino di conversione. La prima lettura che feci fu su Giovanni Paolo II e la feci con tanto amore perché è stato per me un riferimento, una guida spirituale, proprio come un padre spirituale, attraverso i suoi scritti, attraverso la sua testimonianza di vita. Non posso che gioire per la sua canonizzazione, il giorno della festa della Divina Misericordia. I santi mi accompagnano nella conversione perché prendo sempre qualche cosa dalla loro esperienza di vita ma anche dalla loro spiritualità per capire cosa mi manca e quindi cosa devo approfondire di più nel rapporto con il Signore.

D. – La lettura dei Ritratti di Santi è un’esperienza particolare anche dal punto di vista professionale: l’accostarsi con la propria competenza alle tematiche della fede…

R. – Un’artista quando si presta e si mette a servizio della fede riceve tantissimo. Come dice Giovanni Paolo II nella Lettera agli artisti: “C’è lo Spirito Santo che conduce l’artista”… Quella ispirazione che arriva quando non te l’aspetti e che ti conduce per mano. Quando io approccio un testo ho sempre rispetto di ciò che leggo e chiedo allo Spirito Santo di illuminarmi e di darmi la capacità poi di comunicarne il senso più profondo a chi ascolta.

D. – L’arte può essere un veicolo privilegiato per comunicare la fede, la verità?

R. – Certo. Giovanni Paolo II dice anche che “la Chiesa ha bisogno dell’arte per comunicare la bellezza del messaggio evangelico”. Noi abbiamo fatto questa scommessa con le Suore Orsoline della Sacra Famiglia: è stata fondata un’accademia ispirata proprio alla Lettera agli artisti di Giovanni Paolo II. Cerchiamo di formare giovani talenti perché possano essere un segno nel mondo dello spettacolo, possano essere luce e sale.

D. – Trattare tematiche di fede nella sua carriera è stata una scelta controcorrente: le è pesata questa scelta?

R. – Sicuramente questa scelta l’ho pagata, però è la mia gioia! Quindi, vado avanti per questa strada. Anche quando insegno in accademia io insegno appoggiandomi alla Parola di Dio; i ragazzi imparano a leggere e a recitare attraverso i Salmi e i libri della Bibbia.

D. – Sono recettivi? Raccolgono la sfida che lei lancia loro?

R. – Sì, perché in fondo hanno sete di conoscenza di Dio e si accorgono che man mano che leggono imparano. Per esempio, ho notato che amano molto i Libri Sapienziali perché sono una guida ed i giovani hanno bisogno di trovare riferimenti forti ed importanti. Certo i ragazzi sono anche volubili quindi vanno sostenuti, hanno paura del confronto con il mondo dello spettacolo. Ecco perché credo che suor Cristina, nel momento in cui è apparsa in televisione, possa essere un esempio anche per loro, un incoraggiamento ad entrare nel mondo dello spettacolo con la forza dello Spirito Santo, con la fede, sapendo che c’è una possibilità anche per loro. Io spero tanto che si possa aprire un varco per gli artisti cristiani.

Ultimo aggiornamento: 3 aprile







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