India. Diritti e libertà per le minoranze: Memorandum delle Chiese in vista delle
elezioni
Tutti i partiti e i leader politici sono chiamati a rispettare i valori nazionali
della laicità, del pluralismo, dell’armonia fra le comunità, a lottare per la giustizia
sociale e l'uguaglianza dei gruppi emarginati, soprattutto delle minoranze religiose,
garantendo i diritti umani fondamentali come il diritto al cibo, alla casa, alla salute,
all’istruzione e al lavoro: è quanto afferma un Memorandum elaborato dalla Federazione
delle Chiese dello Stato di Andra Pradesh in vista delle elezioni generali, previste
in diverse sessioni, fra aprile e maggio. Nel Memorandum, inviato all’agenzia Fides,
le Chiese invitano a rispettare e garantire i diritti e la vita stessa delle minoranze
religiose nella nazione indiana.
In particolare si chiede alla politica di
riservare pari diritti ai cristiani dalit, cancellando il comma 3 dell’Ordinanza Costituzionale
del 1950, definito “incostituzionale e discriminatorio” e di continuare a sovvenzionare
le istituzioni educative gestite dalle Chiese, che forniscono un eccellente servizio
alla società. Altra richiesta del Memorandum è quella di emanare, finalmente, il “Prevention
of Communal Violence Act” e il “Prevention of Minorities Atrocities Act”, due disegni
di legge che ancora attendono di essere esaminati e promulgati, che servirebbero a
frenare la violenza nella società.
Le Chiese auspicano la presenza di rappresentanti
cristiani negli organi legislativi e civili e l’assegnazione alla minoranza cristiana
di almeno un seggio nelle assemblee parlamentari dei diversi Stati, nonchè due seggi
nella Camera Bassa della Federazione. Infine si chiede al prossimo governo di destinare
terreni per la costruzione di chiese, sale di comunità, istituti di istruzione e cimiteri
cristiani. (R.P.)