2014-03-31 13:06:45

Scampia: una libreria porta la cultura tra i giovani nei "feudi" della camorra


Nella periferia a nord di Napoli, a Scampia, nota soprattutto per essere la piazza di spaccio di Europa, apre i battenti la libreria “Marotta&Cafiero”. Il progetto nasce dalla collaborazione tra l’Istituto Alberghiero del quartiere Vittorio Veneto e la casa editrice di Scampia. Erano 37 anni che mancava uno spazio al quartiere, un vero e proprio caffè letterario, una palestra per i giovani dell’Istituto, che avranno occasione di gestire totalmente l’attività. Veronica Giacometti ha intervistato Rosario Esposito La Rossa, editore della Marotta&Cafiero:RealAudioMP3

R. - Ci sono voluti dieci anni per l’apertura di questa libreria, eravamo piccoli quando la sognavamo. L’abbiamo desiderata dopo la morte di Antonio Landieri, nostro cugino – disabile di 25 anni – ucciso durante una faida di camorra a Scampia, nel 2004. Nella stessa via, a 1001 passi di distanza, abbiamo aperto una libreria. Quindi, la risposta a quei proiettili che uccisero Antonio oggi è la cultura, libri che nascono dal territorio. Non un progetto calato dall’alto ma l’impegno dei giovani del territorio per cambiare il posto in cui vivono.

D. – Che segnale volete dare, infatti, con questo progetto?

R. – Più che un segnale, noi vogliamo creare proprio qualcosa di concreto per la cittadinanza perché ci sembra assurdo che in un quartiere, dove il 50% della popolazione ha meno di 25 anni, e in quartiere che ha più di 20 istituti scolastici, un ragazzo di Scampia debba fare dieci chilometri per avere un libro. Questo ci sembrava assurdo. Così, noi – che in questi anni ci siamo impegnati attraverso la nostra casa editrice, la Marotta&Cafiero Editori, a promuovere il libro e tutte le sue funzioni nella città – visto che veniamo da questo territorio, abbiamo lanciato questo esperimento all’interno di una scuola. È la prima volta in Italia che succede una cosa del genere, proprio perché all’interno della scuola c’era l’humus necessario affinché un’iniziativa come questa potesse prosperare e crescere.

D. – Per realizzare la libreria, sono stati utilizzati soltanto materiali di riciclo…

R. – Non è stato speso un fondo pubblico per la realizzazione di questa libreria. Scaffalature, muri… tutto è stato fatto con materiali di riciclo trovati dai ragazzi del quartiere. Non sono stati spesi soldi pubblici della scuola, ma soltanto grazie all’impegno dei ragazzi è stato possibile realizzare tutto questo.

D. – Ci sono già eventi in programma dopo l’inaugurazione?

R. – Il primo aprile avremmo l’onore di ospitare Pino Ciccarelli, uno dei più grandi sassofonisti italiani, che ha collaborato con Biagio Antonacci e Loredana Bertè e che ha scritto un libro che si chiama “Magari in un’altra vita”, che racconta di come la musica possa sconfiggere l’eroina. In allegato a questo libro, c’è anche un Cd con alcune colonne sonore ed avremmo il piacere di ascoltare anche dei brani. Ospiteremo, inoltre, Maria Bolignano, comica napoletana, unica donna a vincere il Premio Troisi in città. Tanti incontri, soprattutto organizzati dai ragazzi, e anche la gestione stessa della libreria è portata avanti da ragazzi. Sarà un grande laboratorio per questo quartiere.







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