2014-03-31 17:25:29

La riforma del Senato al centro del Consiglio dei ministri


Politica italiana. E' iniziato nel pomeriggio a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri che ha, tra l'altro, all'ordine del giorno il ddl costituzionale per il superamento del bicameralismo paritario con la riforma del Senato, la riduzione del numero dei parlamentari, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte seconda della Costituzione. Il premier Renzi avverte: o facciamo le riforme o non ha senso che gente come me sia al governo. Perplessità dal ministro Giannini mentre Berlusconi invita ad approvare l’Italicum il prima possibile. Il servizio di Debora Donnini:RealAudioMP3

“Non ci sto a fare le riforme a metà”. Renzi è netto nel difendere il provvedimento per cambiare il Senato “in cui – spiega – senza indennità siedano sindaci e presidenti di Regione". I paletti fondamentali per Renzi sono: senatori gratis, che non votino più la fiducia, che non votino il bilancio e soprattutto che il Senato non sia eletto, “perché – dice - noi in Italia abbiamo il numero di parlamentari più alto d’Europa, anzi più alto addirittura degli Usa”. Arrivano però i distinguo con il ministro dell’istruzione Stefania Giannini che invita Renzi a non avere fretta: serve più maturazione, sostiene dicendo che che “è un po inconsueto che sia il governo a presentare una proposta di legge su questo tema e che serve che il parlamento ne discuta per ritoccare e migliorare alcuni aspetti. Anche per il presidente della Camera Laura Boldrini serve un dibattito. Da parte sua Forza Italia chiede che la prima riforma sia quella elettorale ed è lo stesso Berlusconi in un’intervista su il Mattinale a sottolineare che bisogna approvare l’Italicum il prima possibile.







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