Turchia al voto. Otto i morti per scontri ai seggi elettorali
Sono state prolungate le operazioni di voto in Turchia a causa dell’alta affluenza
alle urne. Circa 53 milioni gli elettori chiamati a votare. Forte l’attesa in particolare
per il risultato nazionale del partito islamico Akp del premier Erdogan. Ed è purtroppo
salito a 8 il numero dei morti a causa di scontri in alcuni comuni rurali tra fazioni
rivali schierate con candidati opposti alla carica di capo-villaggio. Susanna Jacona
Salafia, corrispondente del messaggero in Turchia:
I seggi si sono
chiusi alle 17, ma in alcune zone della Turchia si è votato fino alle 19, vista l’alta
affluenza che ha determinato lunghe code. La tensione continua a salire ed è sfociata
anche in scontri violenti tra candidati:il bilancio è di 8 morti e 5 feriti.A Kinkan,
nella provincia di Hatay, al confine con la Siria, due persone sono morte nel corso
di una rissa tra i due candidati al ruolo di muhtar, capo distretto, un altro episodio
analogo è successo a Sanliurfa, in area curda nella zona sudorientale: scontri tra
famiglie tribali che sostengono l’uno o l’altro candidato. Incidenti che hanno meso
subito in allarme: camionette Toma della Polizia si sono subito riversate anche lungo
la via Istiklal a Istanbul, nel timore di scontri alla chiusura dei seggi anche qui.
Nella grande metropoli invece si è registrata un'altra provocazione del gruppo femminista
Femen proprio nel seggio elettorale di Erdogan, a Uskudar nella parte asiatica della
città. Hanno indossato delle mnagliette con la scritta in inglese 'Erdogan al bando'.
I primi risultati si sapranno solo intorno alle 22, ma secondo i primi sondaggi vi
sarà un fotofinish tra i due candidati ad Istanbul, mentre sembra quasi certa la sconfitta
del sindaco uscente di Ankara, del partito Akp del premier. Erdogan ha annunciato
che se non vince queste elezioni abbandonerà la politica. Il prossimo appello elettorale,
per il rinnovo del Parlamento e le elezioni presidenziali, arriverà tra qualche mese,
a fine estate.