Unicef e Pam: in Sud Sudan emergenza fame per quasi 4 milioni di persone
In Sud Sudan, oltre 3,7 milioni di persone sono a rischio di grave insicurezza alimentare,
epidemie e malnutrizione acuta. Circa 700 mila persone sono sfollate all'interno del
Paese: di queste, 379 mila sono bambini. È quindi stata avviata un'immediata operazione
per la distribuzione di alimenti, vaccini, supplementi nutrizionali e altri aiuti
salva vita in una delle aeree più isolate e coinvolte dal conflitto in Sud Sudan.
L'operazione è parte di un impegno congiunto dell’Unicef e del Programma alimentare
mondiale (Pam). Attraverso elicotteri e aerei, i due organismi hanno iniziato da ieri
le operazioni di assistenza per 30 mila persone che hanno urgente bisogno di aiuto
ad Akobo, nello Stato del Jonglei. Le due agenzie hanno stabilito dei punti di emergenza
per la distribuzione di alimenti, medicinali, per garantire protezione, istruzione
e servizi igienico sanitari. Ulteriori 14 missioni sono programmate ad aprile, per
dare aiuto ad altre 250 mila persone delle comunità colpite dal conflitto negli Stati
di Jonglei, Upper Nile e Unity, che si trovano in aree remote. Si prevede che altre
agenzie umanitarie si uniscano all’iniziativa. "I bambini e le famiglie in Sud Sudan
stanno affrontando sofferenze senza precedenti, con preoccupanti segni di malnutrizione
e di malattie", ha detto Jonathan Veitch, rappresentante Unicef nel giovane Paese
africano. "Con l'imminente stagione delle piogge stiamo verificando ogni opportunità
per impiegare rapidamente personale e aiuti salvavita nelle aree più difficili da
raggiungere. In questo modo potremo evitare una catastrofe umanitaria". "Siamo però
profondamente preoccupati - ha sottolineato Chris Nikoi, direttore del Pam nel Sud
Sudan - che la situazione possa peggiorare: dobbiamo muoverci velocemente per evitare
una crisi ancora peggiore". (G.A.)