Seggi aperti in Turchia per le municipali. Un test per il premier Erdogan
A dodici anni dalla conquista del potere da parte di Erdogan, in Turchia oggi si vota
per le elezioni municipali. Le consultazioni rappresentano un referendum per il premier.
Susanna Jàcona Salàfia:
Milioni di turchi
si recano alle urne per quello che si preannuncia un test pro o contro Recep Tayp
Erdogan alla luce delle ultime vicende accadute che hanno scosso tutta l’opinione
pubblica: dalla protesta del parco Gezi ei violenti scontri in tutto il Paese alla
tangentopoli turca fino al bando di twitter e youtube e l’appello di oggi all’Europa
firmato da artisti e intellettuali. Si vota per i sindaci ma la tensione politica
è altissima e continua lo scambio di accuse tra i leader dei due maggior partiti,
l’AKepe di Erdogan e il Gehepe di Kilicioglu. Entrambi i leader hanno girato in lungo
e in largo tutta la Turchia, dall’inizio della campagna elettorale. Kilicioglu è al
suo 56.mo comizio in un rally che si è tenuto questo pomeriggio a Kadikoy, quartiere
asiatico di Istanbul dove hanno preso parte migliaia di sostenitori. Erdogan, intanto,
continua a stringere la morsa ai suoi oppositori e stamani ha presentato querela contro
il direttore di Today Zaman, quotidiano vicino al movimento islamico moderato Hizmet
di Fetullah Gulen, suo ex alleato e considerato ormai invece un acerrimo nemico. Nei
suoi 59 comizi di questa campagna elettorale, Erdogan lo ha sempre nominato, definendolo
il regista occulto di tutti i fatti di questi mesi pre-elettorali. Ankara, Istanbul
e Izmir le città che determineranno la vittoria. La Turchia è dunque ad un bivio,
sospesa come sempre tra un Oriente e un Occidente che devono trovare una sintesi.