Direzione del PD: Renzi chiede al suo partito il sostegno alle scelte economiche del
Governo
Il Consiglio dei ministri approverà lunedì prossimo il disegno di legge costituzionale
sulla riforma del Senato e del Titolo V. Ad annunciarlo il premier Renzi alla Direzione
del Pd, del quale è segretario. Al suo partito Renzi chiede sostegno sulle scelte
economiche del Governo, a partire dal piano sul lavoro. Servizio di Giampiero Guadagni:
Dalla Casa Bianca
si fa sapere che il presidente Obama è rimasto colpito dal piano di riforme del premier
italiano Renzi. Un autorevole assist che il presidente del consiglio non intende certo
lasciarsi sfuggire. E alla Direzione del suo partito rilancia con forza il cronoprogramma
del suo governo. Per essere credibili in sede europea, dice, la premessa sono le riforme.
Si riparte da quelle istituzionali. Dopo il sì del Parlamento al riordino delle province,
il Governo rilancia sull’abolizione del Senato e la riforma del titolo V della Costituzione,
quello che stabilisce la ripartizione dei compiti tra Stato e autonomie locali. Subito
dopo toccherà all’Italicum, la nuova legge elettorale. Ma la vera emergenza si chiama
lavoro. Il Jobs act, sotto forma di decreto, ha avviato il suo iter in commissione
Lavoro della Camera. All’interno del Pd ci sono posizioni molto diverse soprattutto
su contratti a termine e apprendistato. Due punti intoccabili, sottolinea Renzi. Che
ribadisce il taglio del cuneo fiscale per chi guadagna fino a 1300 euro, ceto medio
che non ha più fiato. La crisi d’altra parte non è ancora alle spalle. E dal ministro
dell'Economia Padoan l'appello: l'Italia non butti al vento i sacrifici fatti finora.
Gli fa eco il governatore di Bankitalia Visco, che vede segnali incoraggianti e sollecita
riforme strutturali; ma afferma che le rigidità di imprese e sindacati frenano lo
sviluppo del Paese. Accusa, questa, respinta al mittente con durezza da Cgil, Cisl
e Uil.